I cittadini insoddisfatti del rapporto con la PA: in Italia l’interazione digitale con gli uffici pubblici è ancora scarsa. Lo svela un rapporto Agi - Censis
Anche se si registra un lieve miglioramento rispetto al 2017, oltre il 50% della popolazione italiana è convinto che il funzionamento della Pubblica Amministrazione non sia soddisfacente.
Il 10,2% dei cittadini ritiene infatti che la PA funzioni molto male, nel 2017 la criticare era il 17,9%. È quanto emerge dall’ultima fotografia scattata dal Censis che, in collaborazione con l’Agi, ha voluto misurare il livello di soddisfazione dei cittadini italiani rispetto al funzionamento complessivo degli uffici pubblici. Il Rapporto arriva dopo due anni dal precedente.
Pubblica Amministrazione in Italia, ecco cosa ancora non va
Nonostante le innumerevoli riforme che, negli anni, si sono succedute per garantire efficienza alla Pubblica Amministrazione, in Italia, la percezione diffusa resta piuttosto negativa.
L’ultima rilevazione, condotta nel mese di marzo 2019 dal Censis, afferma che più del 60% degli italiani ritengono che la PA funzioni piuttosto male (50,8%) o molto male (10,2%). Anche se si registra un lieve miglioramento rispetto all’analoga rilevazione condotta nel 2017, quando l’area critica raggiungeva il 10% in più degli italiani (circa il 70%). Non mancano le differenze tra Nord e Sud dello Stivale. Nel Mezzogiorno, coloro che ritengono che la PA sia peggiorata negli ultimi 2 anni (27,2%), sono di più di quelli che ne ammettono i miglioramenti (17,3%).
Per il Censis però la colpa non è solo della Pubblica Amministrazione, i cittadini infatti sono poco informati dei nuovi servizi digitali offerti e, quelli che ne sono a conoscenza, preferiscono al clic su un computer, il rapporto diretto e la fila allo sportello. Soltanto il 9,2% si dichiara completamente informato, per il 53,4% l’informazione è carente o assente.
In Italia dicono ancora nel Rapporto a fare da padrona è “la diffidenza verso il nuovo che avanza”. L’atteggiamento degli intervistati verso le nuove tecnologie è soprattutto di indifferenza e sospetto. in pochi credono che tali iniziative miglioreranno la vita degli italiani.
Digitalizzazione dei servizi
A nulla è servita dunque la progressiva digitalizzazione dei servizi, che - spiegano dal Censis - “avrebbe dovuto aprire enormi praterie per il superamento di problemi storici e consolidati”.
Agli occhi degli italiani le criticità restano le stesse:
- eccesso di burocrazia con troppi adempimenti, autorizzazioni, controlli (33,2% sul totale dei giudizi negativi);
- presenza di dipendenti poco motivati, non licenziabili e con assenza di incentivi per chi merita (24,5%);
- cattiva organizzazione e scarsa cultura del servizio e dei diritti dei cittadini (21,8%).
Gli italiani vedono invece un miglioramento nell’interferenza politica sull’operato delle PA percependo, grazie alla digitalizzazione, una minore influenza dei politici nell’andamento del settore pubblico.
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