Lagarde svela qual è il più grande pericolo per l’economia UE

Riccardo Lozzi

19 Febbraio 2021 - 11:48

In un’intervista alla CNN Christine Lagarde ha svelato qual è il maggior pericolo per l’economia dell’Unione Europea, affermando che il debito pubblico è sotto controllo.

Lagarde svela qual è il più grande pericolo per l’economia UE

In un’intervista alla CNN Christine Lagarde ha svelato quale sarà il maggior pericolo per l’Europa nel prossimo futuro.

L’Eurozona, che a causa della pandemia si trova ad affrontare una drammatica crisi economica, secondo le previsioni ufficiali rilasciate dalla Commissione UE dovrebbe tornare ai livelli pre-Covid già nel 2022.

Per la presidente della BCE, però, sarà proprio quello il momento cruciale in cui i Governi dei Paesi membri si troveranno a giocare un ruolo fondamentale, dovendo continuare ad assicurare ai propri cittadini, tramite gli aiuti pubblici, forti garanzie sul lavoro e interventi in sostegno del reddito.

Infatti, secondo l’analisi della Lagarde, se gli Stati del blocco comunitario dovessero ritirare improvvisamente tali sussidi, l’Europa si troverebbe a dover fronteggiare una crisi sociale senza precedenti.

Il più grande pericolo per l’economia UE secondo Lagarde

L’ex direttrice del Fondo Monetario Internazionale non è quindi d’accordo con gli analisti che individuano nel debito pubblico, su cui si è schierata contro la cancellazione, i maggiori rischi per una potenziale crisi finanziaria.

Lagarde afferma infatti come la scelta da parte delle istituzioni europee di creare un piano di indebitamento comune sia stata fondamentale nel disinnescare un pericolo maggiore.

A questo va aggiunta la decisione di allentare i vincoli europei per le nazioni in maggiore difficoltà, come l’Italia e la Spagna, e il supporto della stessa BCE nell’acquistare le obbligazioni dei diversi Paesi per tenere sotto controllo i tassi di interesse.

Anche la creazione del Recovery Fund va in questa direzione, garantendo agli appartenenti all’Unione Europea ingenti risorse per avviare i piani di ripresa economica all’interno dei propri confini, con la supervisione della Commissione.

Le due strade per la crescita economica in Europa

Lo scorso dicembre, la Banca Centrale Europea ha pubblicato un documento in cui veniva pronosticata una crescita del 3,9% per l’economia del continente. Ai microfoni dell’emittente americana, Lagarde ha avvertito però che si tratta di una previsione strettamente legata alla distribuzione del vaccino e il raggiungimento dell’immunità di gregge, ora messa in pericolo anche dalle nuove varianti.

La somministrazione del farmaco sta procedendo a rilento, a causa di alcune difficoltà nel processo di produzione incontrate da società come AstraZeneca. L’avvio lento osservato dall’approvazione del primo vaccino Pfizer ad oggi potrebbe così condizionare anche le prospettive di crescita europee.

Sono due le linee direttrici da seguire da parte del vecchio continente secondo Christine Lagarde. Innanzitutto, evitare di rimuovere bruscamente gli aiuti statali, ma attuare politiche graduali per permettere un passaggio soft dalla situazione di enorme difficoltà che stiamo vivendo.

La seconda riguarda l’invito della numero 1 della principale istituzione finanziaria europea di fare presto e far circolare quanti più soldi possibili nel 2021, esortando i Governi a realizzare rapidamente i Recovery Plan nazionali per l’utilizzo delle risorse del Next Generation EU.

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