LinkedIn, rubati e venduti online i dati di quasi tutti gli utenti: cosa si rischia

Martino Grassi

02/07/2021

Su LinkedIn sono stati rubati i dati del 92% degli utenti e adesso sono venduti dagli hacker online, sul dark web. Ecco cosa si rischia e a cosa fare attenzione.

LinkedIn, rubati e venduti online i dati di quasi tutti gli utenti: cosa si rischia

Su LinkedIn, il social network più usato dai professionisti, sono stato rubati i dati di quasi tutti gli utenti iscritti alla piattaforma. Il furto riguarda circa 700 milioni di persone, le cui informazioni sono già in vendita online nel dark web. A confermare la notizia la stessa società che gestisce il social network, oltre che dal sito web Privacy Shark, secondo il quale si tratta della più grande fuga di dati di sempre.

È il secondo furto di massa che colpisce la piattaforma, ma questa volta il breach ha riguardato i dati del 92% degli utenti. LinkedIn conta infatti 756 milioni di iscritti. Ma vediamo cosa è successo e quali sono i rischi.

LinkedIn, rubati e venduti online i dati di quasi tutti gli utenti

I dati di quasi tutti gli utenti di LinkedIn sono stati rubati e messi in vendita online nel dark web. Si tratta di un database composto da informazioni aggiornate e reali di quasi un milione di utenti iscritti alla piattaforma. Il furto mastodontico è stato reso possibile dall’utilizzo API ufficiale di LinkedIn per effettuare il download dei dati, un sistema già utilizzato lo scorso aprile, durante un altro furto di dati. Nel precedente data breach furono trafugate circa 500 milioni di voci, provenienti dai server di LinkedIn, come confermato dalla stessa azienda.

In definitiva pare che LinkedIn non sia stato in grado di risolvere il problema, servendo su un piatto d’argento i dati degli utenti iscritti alla piattaforma ai malintenzionati. Nel database che si è venuto a creare pare che non siano presenti password o numeri di carte di credito, nonostante questo gli utenti possono andare incontro a dei rischi. Vediamo quali.

Dati LinkedIn rubati: cosa di rischia

Sebbene quasi tutti gli utenti iscritti a LinkedIn siano stati vittima di un furto di dati, pare che nel database diffuso online, fortunatamente, non siano presenti le password utilizzate per accedere online e i numeri delle carte di credito. I dati rubati infatti riguardano indirizzi email, nomi completi, numeri di telefono, indirizzi di residenza oltre che account e username di altri social network.

Tuttavia, l’imponente archivio che è stato creato potrebbe permettere agli hacker di risalire a molti altri dati degli utenti, esponendoli quindi ad ogni sorta di truffa online, inducendoli poi a consegnare nelle mani dei malintenzionati i loro dati sensibili o le credenziali di accesso, arrivando addirittura a svuotare il conto. Proprio in virtù di questa spiacevole possibilità è consigliabile aggiornare tutte le password dei vari social network e account, non solo di LinkedIn, ed attivare l’autenticazione a due fattori per l’accesso ai vari profili.

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