Oltre che dai ripetuti massimi storici, l’attuale fase rialzista dello S&P500 è caratterizzata dalla rapidità. Non era mai successo che il valore del principale indice di Wall Street raddoppiasse così velocemente.
Nonostante la questione Covid sia lontana dall’essere risolta, e con poco più di metà della popolazione vaccinata l’inverno potrebbe risultare particolarmente lungo, la situazione a Wall Street non potrebbe essere migliore.
Merito di un mix monetario-fiscale senza precedenti, Powell ha ormai stancato gli operatori nel ripetere che di incrementare i tassi non se parla neanche, di conti societari che hanno battuto e che promettono di continuare a battere le stime e di un’irrazionalità di fondo che sembrerebbe più forte di qualsiasi cosa.
“Se qualcuno a marzo dell’anno scorso mi avesse detto [...] che dopo 18 mesi il mercato avrebbe raddoppiato con un numero di casi altrettanto alto - se non maggiore [...] - mi sarei messo a ridere”, ha detto all’agenzia Bloomberg Steve Chiavarone, portfolio manager di Federated Hermes.
Nuovi casi di Covid negli Stati Uniti, fonte New York Times
Per quanto riguarda i nuovi casi, il grafico, tenendo anche conto che l’autunno è alle porte, è emblematico. La seconda parte dell’affermazione di Chiavarone è riferita al fatto che mai Wall Street aveva saputo riprendersi con tanta velocità.
Casi, Test e Ospedalizzazioni negli Stati Uniti, fonte New York Times
Wall Street a prova di Covid: mai così veloce nel riprendersi
Tenendo conto di tutta la popolazione adulta, negli USA il tasso di vaccinazione con doppia dose è al 53% (64% sopra i 18 anni, 82% tra gli over 65) e, con oltre 160 mila nuovi casi giornalieri (+14% in due settimane) e ospedalizzazioni sopra quota 100 mila (+16%), non è possibile abbassare la guardia.
A dispetto di questo, l’indice principale di Wall Street, lo S&P500, non ha mai impiegato così poco tempo per raddoppiare di valore. Rispetto ai minimi toccati nella seconda parte di marzo 2020, sono bastati 511 giorni per raddoppiare, meno di un anno e mezzo.
Giorni necessari allo S&P500 per raddoppiare da un minimo. Fonte: Bloomberg
Nel 2009 ne erano serviti 779, nel 2002 e nel 1990 oltre 1.800 e nel 1974 ci sono voluti oltre cinque anni, pari a 2.139 giorni.
S&P500: le ragioni del successo
Degli stimoli abbiamo detto, ma oltre a questo c’è altro. Una forte spinta alla crescita di Wall Street, ed all’incremento della volatilità, è arrivata anche dall’esplosione del trading retail: tenendo esclusivamente conto dei maggiori broker, il numero di azioni scambiate dai piccoli investitori è passato da 700 milioni a 2,9 miliardi di pezzi giornalieri (dati Bloomberg Intelligence).
Inoltre, gran parte del merito va allo “spread” tra risultati trimestrali e consenso: se normalmente è abbastanza comune per le società battere le stime degli analisti, che in genere sono elaborate sui numeri forniti dalle stesse aziende, negli ultimi tempi questo fenomeno si è accentuato.
Negli ultimi cinque trimestri, secondo le statistiche riportate da Bloomberg, le società dello S&P500 hanno battuto le attese di oltre 19 punti percentuali (prima della pandemia questo dato si attestava al 3%). Secondo le stime di Ben Laidler, Global Market Analyst di eToro, si tratta di un trend destinato a proseguire.
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