Palamara radiato dal Consiglio superiore della Magistratura: finisce così la carriera giudiziaria di uno dei volti più noti della giustizia italiana. La causa è lo scandalo delle nomine in cambio di favori e regali.
Luca Palamara è stato radiato dalla magistratura. La sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha accolto la richiesta della procura generale della Corte di cassazione, comminando la sanzione massima prevista.
Si tratta di una decisione storica: Luca Palamara, infatti, è il primo ex consigliere del Csm ad essere radiato dall’ordine giudiziario. Su di lui gravissime accuse confermate dalle registrazioni telefoniche ottenute grazie ad un trojan installato a maggio scorso, un giro di accordi e scambi tra più magistrati per concordare a tavolino i nomi dei vertici di alcune importanti procure (anche quella di Roma), tra favori, raccomandazioni e regali di lusso.
Chi è Luca Palamara
Luca Palamara è un magistrato di fama e bravura indiscusse. Di origini calabresi, nasce a Roma nel 1969, si laurea con lode in Giurisprudenza all’Università La Sapienza nel 1991. Dopo 7 anni vince il concorso in magistratura.
La sua carriera come magistrato inizia nella Procura della Repubblica di Reggio Calabria e prosegue nella Procura di Roma. Nel 2018, a soli 39 anni, viene eletto presidente dell’Associazione nazionale magistrati, guadagnando il record di presidente più giovane nella storia dell’Associazione.
Dal 2014 è un componente del Consiglio superiore della magistratura, di cui è anche stato consigliere.
Luca Palamara indagato per corruzione: i reati contestati
Quello del magistrato Palamara è un nome ormai noto a tutti; sì perché a partire dalla scoperta degli episodi di corruzione che lo riguardano, è emerso un vero e proprio scandalo tra i massimi esponenti della magistratura italiana. Scandalo che ha creato non poco imbarazzo all’interno del Consiglio superiore della magistratura.
Si è trattato di un colpo di scena, considerando la carriera eccellente e gli altissimi meriti di Palamara. Ma sembrerebbe che anche questa autorevole figura abbia ceduto al denaro facile e ai beni di lusso, accettando regali in cambio di favori.
Ma non è il solo ad essere coinvolto nello scandalo dell’hotel Champagne: lo sono anche il consigliere del CSM Luigi Spina e il pm Stefano Rocco Fava, attualmente indagati per favoreggiamento e rivelazione di segreto professionale. Secondo l’accusa, Spina e Fava avrebbero rivelato a Palamara informazioni riservate sull’indagine a suo carico, aiutandolo ad eludere i controlli.
Gli iscritti nel registro non finiscono qui: sono indagati anche gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore e l’imprenditore Fabrizio Centofanti. I tre avrebbero corrotto con viaggi e regali costosi Palamara e i membri della sua famiglia per ottenere benefici di vario genere.
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