Mercati emergenti, previsioni 2021: i migliori nell’era post-Covid

Riccardo Lozzi

27 Dicembre 2020 - 08:15

Le previsioni di Bloomberg sulle prospettive dei mercati emergenti per il 2021 e la classifica sulle performance attese.

Mercati emergenti, previsioni 2021: i migliori nell’era post-Covid

Dopo un 2020 difficile dal punto di vista economico, a causa della crisi pandemica da coronavirus, il 2021 potrebbe segnare una notevole ripresa per i mercati emergenti, pronti a recuperare le perdite subite in questi mesi.

I Paesi in via di sviluppo potrebbero anzi beneficiare degli aiuti monetari e fiscali attivati a livello globale per fronteggiare il Covid-19 e contare su un anno di ripresa economico-finanziaria.

Il media americano Bloomberg si è occupato di stilare la classifica in base ai migliori risultati attesi delle 17 economie mondiali appartenenti alla categoria dei mercati emergenti, per la quale sono stati considerati 11 indicatori di performance.

Tra questi sono stati analizzati non solo elementi oggettivi che determinano l’andamento della crescita, ma anche le attese nei confronti dei vari Paesi. Un criterio, quest’ultimo, che garantisce diverse sorprese per il piazzamento finale.

Mercati emergenti, previsioni 2021: classifica post-Covid

  • 1 Thailandia
  • 2 Russia
  • 3 Corea del Sud
  • 3 Taiwan
  • 5 Malaysia
  • 6 Ungheria
  • 7 Chile
  • 7 Sudafrica
  • 7 Turchia
  • 10 Filippine
  • 11 India
  • 12 Colombia
  • 12 Indonesia
  • 12 Messico
  • 12 Polonia
  • 16 Brasile
  • 17 Cina

Come si può notare, nonostante la sua economia sia continuata a crescere nell’ultimo anno anche con il Covid, la Cina è ultima nella graduatoria stilata da Bloomberg. La crescita del Dragone per il 2021 è comunque tra le più alte, attestandosi all’8,1%.

Tuttavia, date le aspettative molto elevate già radicate, Pechino ha ottenuto un punteggio molto basso rispetto agli Stati che possono rappresentare le vere sorprese dei prossimi mesi.

Le sorprese per il 2021

Tra queste notiamo Thailandia e Russia, le quali occupano rispettivamente il primo e il secondo posto. Lo Stato del sud-est asiatico si piazza in cima alla lista grazie a due fattori principali: robuste riserve statali e flussi di denaro derivanti da investimenti di portafoglio potenzialmente molto elevati.

La Russia, invece, può contare su solidi investimenti all’estero e un forte profilo fiscale, con un rapporto debito/PIL del 14%, insieme al valore del rublo sottovalutato.

In ogni caso, sarà il continente asiatico il protagonista della crescita economica per il 2021, con India, Filippine e Cina che occupano i primi tre posti in tutto il mondo per i tassi di crescita previsti.

Le economie più deboli

Alcuni dei Paesi considerati hanno invece mostrato alcune debolezze strutturali, evidenziate ulteriormente dalla pandemia.

Colombia e Turchia, ad esempio, hanno subito negli anni diverse perdite nel conto delle partite correnti, rendendo i due Stati particolarmente vulnerabili a situazioni di shock economici.

Mentre Brasile, Sudafrica, Filippine, Ungheria e India registrano alti deficit fiscali, i quali causano l’innalzamento dei tassi di interesse per ripagare il proprio debito pubblico.

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