Da quando è scoppiata la pandemia i numeri ufficiali parlano di un totale di 5,7 milioni di morti Covid in tutto il mondo: per la rivista Nature si tratterebbe di un dato sottostimato, con le vittime che potrebbero essere in realtà 20 milioni.
Quante persone sono morte a causa del Covid in tutto il mondo da quando è scoppiata la pandemia? Una domanda questa di non facile risposta, visto che tra gli esperti c’è chi parla di dati sottostimati e chi, al contrario, di numeri gonfiati.
Anche in Italia tante sono state le polemiche sul numero reale di morti, specie sulla distinzione tra morti “per Covid” e morti “con il Covid”. Una guerra di cifre e percentuali spesso cavalcata anche dalla galassia dei cosiddetti “no vax”.
Al momento per la John Hopkins University, che fin dall’inizio della pandemia tiene il conto di contagi e decessi Covid facendo fede ai quotidiani o settimanali bollettini diramati dalle autorità dei vari Paesi, in tutto il mondo il virus avrebbe provocato finora la morte in totale di 5.790.139 persone.
Per quanto riguarda l’Italia, a fronte di quasi 12 milioni di contagi in questi due anni i morti ufficiali sono 150.221, di cui 10.000 solo nell’ultimo mese nonostante la conclamata minor virulenza della variante Omicron ormai da settimane dominante nel nostro Paese.
Per uno studio pubblicato a fine gennaio dalla prestigiosa rivista Nature, i morti reali causati dal Covid sarebbero però molti di più, tanto che si parla di dati che potrebbero essere anche quattro volte superiori rispetto a quelli ufficiali.
Covid: i morti finora sono 20 milioni?
Stando a diversi modelli e algoritmi mesi a confronto, tra cui anche quello utilizzato dal The Economist, da quanto si legge su Nature il numero reale dei morti Covid in tutto il mondo potrebbe essere al momento anche di 20 milioni.
Il problema di fondo sarebbe la metodologia del conteggio dei decessi che, in molti Paesi, sarebbe poco credibile: solo in Russia si stima che i decessi accertati siano solo un terzo di quelli reali.
“I conteggi sul numero di vittime dovute a Covid-19 non sono sbagliati, sono in realtà molto parziali - ha spiegato all’Ansa il fisico teorico della Sapienza di Roma Enzo Marinari - Il motivo è che non in tutti i Paesi i decessi vengono registrati nel modo corretto e in ogni caso le classificazioni variano molto da luogo a luogo”.
Viste le modalità differenti di calcolo e le difficoltà specie nei Paesi a medio e basso reddito di identificare una persona morta per il Covid, in India vengono conteggiate solo le persone morte in ospedale quando invece la quasi totalità dei decessi avviene nelle case, il modo più efficace per fare una stima è quello di osservare gli scostamenti della mortalità totale in questi ultimi due anni.
Per esempio stando ai dati Istat, in Italia nel funesto 2020 i morti Covid ufficiali sono stati 78.000, ma le persone venute a mancare sono state in totale 108.000 in più rispetto al 2019: i decessi causati dalla pandemia potrebbero essere stati così in realtà 30.000 in più.
Per il fisico Marinari in conclusione “arrivare a una stima definitiva forse non sarà mai possibile, è un lavoro molto sofisticato che deve tenere conto di molti elementi”, ma certo possiamo dedurre che “ senza dubbio il valore complessivo delle vittime è stato finora sottostimato: probabilmente adesso siamo a livello mondiale intorno ai 12 milioni, non 5,5”.
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