Il dualismo Unicredit-Intesa, la sfida della privatizzazione di Mps, Bpm e Bper in pole per essere il terzo polo: cosa bolle in pentola nelle banche italiane.
Il dualismo Intesa-Unicredit, il ritorno sul mercato di Monte dei Paschi di Siena, il nodo del terzo polo dietro i due colossi: il mondo delle banche italiane si trova a affrontare tre scenari chiave che coinvolgeranno le sue partite dirimenti tra la fine di quest’anno e l’intero 2024.
La parola chiave è consolidamento, ovvero la riduzione del numero delle centrali apicali delle banche e l’aumento dei poli in alleanza interna e competizione reciproca per offrire al sistema maggiori economie di scala, più garanzie patrimoniali e maggiore solidità. Un trend che dallo scoppio del Covid-19 in avanti anche la Banca centrale europea ha profondamente incentivato, in particolare tramite l’italiano Andrea Enria, direttore uscente della vigilanza bancaria Ue.
“Manteniamo ancora questa sorta di linea di faglia nazionale nei nostri accordi istituzionali, in termini di integrazione e in termini di rete di sicurezza”, ha detto di recente Enria al Financial Times lamentando un’integrazione incompleta ed eccessivamente legata a linee di mercato nazionali. Ma era inevitabile che, nel quadro di ri-nazionalizzazione di molti mercati sul piano pubblico e privato, che così andasse. Ciononostante, Enria ha sottolineato che “più concorrenza e un mercato più integrato” possono rendere il sistema “molto più vantaggioso per i clienti delle banche, sia depositanti che mutuatari”. In quest’ottica, la ratio è che un mercato consolidato favorisca le fondamenta strutturali di un sistema tornato a essere redditizio per gli azionisti, proteggendole da shock come quelli della pandemia e della crisi energetica. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti