Ong, pronto il piano di Salvini per respingere le navi con i migranti a bordo

Alessandro Cipolla

1 Febbraio 2019 - 11:11

Il Ministero dell’Interno guidato da Matteo Salvini avrebbe pronto un piano per bloccare, già in mare, le navi delle Ong dirette in Italia con a bordo migranti.

Ong, pronto il piano di Salvini per respingere le navi con i migranti a bordo

Per evitari altri casi come quelli della Seawatch il Viminale avrebbe pronta la soluzione: studiare un provvedimento ad hoc per non fare più entrare le navi delle Ong straniere con migranti a bordo nelle acque nazionali.

Questo è il piano che si sta studiando al ministero guidato da Matteo Salvini, a rischio processo per i fatti della Diciotti, partendo dal principio che le navi delle Ong possano recare dei rischi alla sicurezza nazionale, giustificando così una sorta di blocco navale da esercitare con dei respingimenti in mare.

Salvini studia il blocco per le Ong

La soluzione alla fine potrebbe essere radicale: impedire alle navi Ong di entrare nelle acque territoriali italiane, con lo scopo così di evitare il ripetersi di altre situazioni di crisi internazionale come quella della Seawatch.

Per farlo il Ministero dell’Interno sarebbe pronto a partire dal presupposto che le navi straniere che hanno a bordo migranti, quindi quelle delle Ong, sono da considerarsi “offensive” in quanto andrebbero a mettere a rischiola pace, il buon ordine e la sicurezza dello Stato”.

Sancito questo “stato di pericolo”, l’Italia così potrebbe attuare una sorta di blocco navale con dei veri e propri respingimenti: una flotta di pattugliatori sarebbe quindi schierata per impedire alle navi di puntare verso le coste italiane.

Per avere una sponda giuridica, al Viminale si starebbe lavorando sul fare affidamento agli articoli 17 e 19 della Convenzione ONU sul diritto della navigazione, che vietano il passaggio se una nave trasporta “materiali, valuta o persone” che violano le leggi vigenti di uno Stato o possa rappresentare una minaccia per la sicurezza.

Se una nave poi non dovesse rispettare questa normativa, la Guardia costiera potrebbe intercettarla e riportarla fuori dalle acque nazionali, mentre l’equipaggio sarebbe poi denunciato.

In pratica, Matteo Salvini così facendo andrebbe a impedire per legge alle Ong battenti bandiera straniera di avvicinarsi ai porti italiani. Niente più casi Seawatch quindi mentre per quanto riguarda quello successo con la Diciotti, che è una nave militare italiana e quindi considerata territorio nazionale, il discorso non sarebbe ovviamente applicabile.

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