Affidabilità e user experience semplice hanno guidato la sua crescita, e oggi il valore totale delle transazioni via MyBank è raddoppiato in meno di un anno, sfondando la soglia dei 10 miliardi di euro.
Continua la crescita dell’e-payment in Europa, sia per valore che per operazioni. Lo confermano anche i dati di MyBank appena rivelati: la soluzione paneuropea di autorizzazione elettronica ha superato i 10 miliardi di euro di transazioni dal suo lancio a marzo 2013.
Quello che balza all’occhio è il picco registrato nell’ultimo anno: pensiamo che per raggiungere la soglia dei 5 miliardi di euro ci sono voluti quasi 5 anni, ma neanche 12 mesi per raddoppiare il valore totale delle transazioni, che oggi superano i 14,5 milioni di euro al giorno.
“Raggiungere la soglia dei 10 miliardi di euro rappresenta un traguardo importante nello sviluppo di MyBank. L’esperienza frictionless e quindi fluida e senza problemi, la protezione dell’identità digitale degli utilizzatori e la conferma real-time della transazione irrevocabile fanno di MyBank una soluzione affidabile per tutti gli stakeholder coinvolti nel processo transazionale” ha commentato Tarik Zerkti, Managing Director di PRETA S.A.S., la società che detiene e gestisce MyBank.
Semplicità, flessibilità, immediatezza e sicurezza le chiavi di volta di MyBank, mantra che guideranno la rivoluzione digitale nel settore dei servizi finanziari e terreno su cui banche e fintech giocheranno la partita.
Cos’è MyBank e come funziona
MyBank è un sistema di autorizzazione elettronica usato in tutta Europa in contesti B2B e B2C e nella pubblica amministrazione, che consente di effettuare pagamenti online tramite bonifici SEPA e autenticazioni dell’identità digitale usando gli accessi abituali dell’e-banking o mobile banking della propria banca, senza limiti d’importo e rischi per la privacy.
Infatti per usare MyBank non bisogna registrarsi, richiedere carte o ricaricare un wallet: bisogna avere solo un conto corrente presso una banca che ha aderito al servizio. MyBank crea un collegamento diretto online tra il contro corrente e la banca, e non richiede dati personali (che quindi non vengono condivisi con terze parti); inoltre riduce il rischio di frodi o ri-addebiti grazie a un sistema di autorizzazione immediata.
La soluzione è adatta a tutti i prestatori di servizi di pagamento (PSPs) presenti nell’Area Unica dei Pagamenti in Euro (SEPA), istituti di credito e istituti di pagamento compresi.
Pagamenti online: un trend in crescita
Secondo un report Eurostat del 2018, circa la metà degli adulti europei usa l’Internet Banking, con un picco del 68% nella fascia 25-34. L’Italia è un paese ancora molto attaccato al contante, e il gap rispetto a paesi come Danimarca, Paesi Bassi, Svezia e Finlandia dove quasi la totalità di transazioni è cashless è ancora da colmare, ma la tendenza è in crescita.
Con il crescente utilizzo del mobile banking e la maggiore diffusione di servizi tecnofinanziari, l’entrata in vigore della PSD2 e l’Open Banking, l’industria dei settori finanziari sposterà il suo baricentro sul digitale.
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