Pensioni: aleggia l’ipotesi di una mini-proroga di Quota 100 fino al 2022 laddove l’annunciata riforma è ferma da tempo. Su questo punto tuttavia vi sarebbero resistenze dall’Europa sebbene il risparmio sulla misura rispetto alle previsioni sia evidente.
Pensioni: una mini-proroga di Quota 100 fino al 2022 è una delle ipotesi che cominciano a circolare laddove la riforma di cui si parla da tempo avrebbe subito uno stallo.
Nel sistema delle pensioni Quota 100, l’uscita anticipata con 62 anni di età e 38 di contributi, è stata da sempre esposta a critiche da più parti.
Il 2021 è l’ultimo anno del triennio di sperimentazione e si dovrebbe trovare una soluzione per superarla.
Al momento con la riforma delle pensioni in stallo si pensa alla mini-proroga di Quota 100, come riporta Il Sole 24 Ore, ma a complicare la situazione contribuisce anche il Recovery Plan e le eventuali pressioni europee.
Pensioni: ipotesi mini-proroga Quota 100 fino al 2022
In tema di pensioni una delle ipotesi in campo sarebbe quella della mini-proroga di Quota 100 fino al 2022. La mini-proroga di Quota 100, qualora venisse davvero presa in considerazione per risolvere la questione delle pensioni, dovrebbe essere approvata nel minor tempo possibile.
Sicuramente entro giugno per permettere a chi matura i requisiti per andare in pensione con Quota 100 da gennaio 2022 di farlo con anticipo senza incorrere in un eventuale afflusso eccessivo e congestione delle amministrazioni di appartenenza.
Altra possibilità sarebbe al contrario quella di prevedere la mini-proroga di Quota 100 inserendola nella prossima Legge di Bilancio così da pensare anche alla fase di transizione; tra le ipotesi che erano state avanzate nei mesi scorsi quella di un’uscita per le pensioni sempre con 38 anni di contributi, ma alzando l’età anagrafica a 63 o 64 anni. Si parlerebbe dunque per le pensioni anticipate di Quota 102.
La piccola modifica delle pensioni con una mini-proroga di Quota 100 fino al 2022 potrebbe tuttavia incontrare più di un ostacolo e tra questi uno, non di poca importanza, arriva dall’Europa.
Pensioni: è possibile la mini-proroga di Quota 100?
Per le pensioni del prossimo futuro la mini-proroga di Quota 100 cui si starebbe pensando potrebbe subire degli ostacoli.
Primo fra tutti quello della maggioranza uscente, Iv e PD non molto propensi a mantenere le pensioni a 62 anni con 38 di contributi, ma vorrebbero abbandonare definitivamente la misura del primo governo Conte.
C’è poi il non meno importante ostacolo dell’Europa in vista dei 209 miliardi del Recovery Fund. La Commissione da tempo non guarda di buon occhio Quota 100 e considera fondamentale il suo abbandono.
In tema di pensioni centrale per l’Europa, proprio per avere i 209 miliardi di euro, è dare piena attuazione alla riforma Fornero.
Non potranno infatti essere finanziate con il Recovery Fund riforme delle pensioni, sono queste le linee guida, che vadano a incrementare la spesa previdenziale.
Per quanto riguarda invece i costi per Quota 100 e una sua possibile proroga al 2022?
Secondo le stime dell’Osservatorio Previdenza Fondazione Di Vittorio della CGIL che Il Sole 24 Ore anticipa, le domande per la pensione anticipata con Quota 100 al 31 dicembre 2020 sono state 267.802 su 359mila inviate all’INPS e 46.400 quelle che l’Istituto non ha accolto. Le stime del governo erano molti più alte e parlavano di 300mila pensioni con Quota 100.
In particolare come evidenzia il quotidiano economico nel triennio 2019-2021 le stime parlavano di 21 miliardi per tre misure:
- Quota 100;
- Opzione donna;
- blocco adeguamento speranze di vita per le pensioni anticipate.
Il costo potrebbe in verità essere di 14 miliardi con oltre 6 miliardi di risparmi. Al momento non sappiamo se queste risorse accontenteranno Bruxelles per accettare la mini-proroga di Quota 100 e una riforma delle pensioni non strutturale per il 2022. Si tratta di ipotesi tuttavia, per le certezze c’è ancora un po’ da attendere.
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