Quota maggiorazione pensioni: l’Inps ha ufficializzato importi e limiti di reddito in vigore dal 1° gennaio 2020.
Pensioni: con la circolare n° 3/2020 l’Inps ha comunicato i limiti di reddito e gli importi delle quote di maggiorazione previste nel 2020 (così come anche quelli per gli assegni al nucleo familiare).
Quando parliamo di quote di maggiorazione della pensione ci riferiamo a quella quota aggiuntiva che viene riconosciuta per carichi di famiglia ai pensionati ex lavoratori autonomi, quali artigiani, commercianti, coltivatori diretti, purché rientrino in determinate condizioni di reddito.
Nel dettaglio, ai fini del riconoscimento della quota di maggiorazione della pensione il nucleo familiare da considerare è quello composto dal pensionato, dal coniuge e dai figli.
La quota, però, spetta solo per i figli minorenni, o maggiorenni se inabili e studenti.
Nel caso di quest’ultimi l’età massima è pari a 21 anni per gli studenti di scuola superiore, o a 26 anni per gli studenti universitari. La quota spetta anche per i nipoti minorenni, purché questi risultino viventi a carico dei nonni.
Il familiare sarà considerato “economicamente a carico” qualora il limite di reddito mensile, valido per il coniuge e per ciascun figlio o equiparato, non sia superiore a 725,39 euro (valore aggiornato per il 2020). I limiti di reddito mensile per la verifica del carico familiare per due genitori ed equiparati è di 1.269,43 euro.
Pensioni: importo quota di maggiorazione 2020
Prima di vedere quali sono i limiti di reddito, è bene soffermarsi sull’importo delle quote di maggiorazione della pensione. Dal 1° gennaio 2020 questo importo è salito a 10,21€ mensili, riconosciuti per ognuno dei suddetti familiari.
Pensione, quota di maggiorazione 2020: limiti di reddito
Ai fini della cessazione - o anche della riduzione - delle quote di maggiorazione delle pensioni (per i soli ex lavoratori autonomi) i limiti familiari sono rivalutati ogni anno (così come gli importi degli stessi assegni previdenziali) tenendo conto del tasso di inflazione. Il tasso programmato per il 2019 è stato pari all’1,2%, di conseguenza ecco le nuove tabelle aggiornate (e ufficializzate dall’Inps):
Nucleo familiare | Reddito familiare annuale oltre il quale cessa la corresponsione del trattamento di famiglia per il primo figlio e per il genitore a carico e relativi equiparati | Reddito familiare annuale oltre il quale cessa a corresponsione di tutte le quote di maggiorazione di pensione |
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1 persona | 9.954,97€ | 19.783,44€ |
2 persone | 16.519,14 | 19.783,44 |
3 persone | 21.240,49 | 25.433,53 |
4 persone | 25.366,44 | 30.377,79 |
5 persone | 29.495,86 | 35.322,10 |
6 persone | 33.428,23 | 40.032,31 |
7 persone | 37.359,89 | 44.741,75 |
Questa, invece, la tabella da applicare ai soggetti cui si corrispondono gli assegni familiari o le quote di maggiorazione di pensione per i figli ed equiparati minori e che siano nella condizione di vedovo/a, divorziato/a, separato/a legalmente, abbandonato/a, celibe o nubile.
Nucleo familiare | Reddito familiare annuale oltre il quale cessa la corresponsione del trattamento di famiglia per il primo figlio e per il genitore a carico e relativi equiparati (*) (+10 per cento) | Reddito familiare annuale oltre il quale cessa la corresponsione di tutti gli assegni familiari o quote di maggiorazione di pensione (+ 10 per cento) |
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1 persona | 10.950,47 euro | - |
2 persone | 18.171,05 euro | 21.761,78 euro |
3 persone | 23.364,54 euro | 27.976,88 euro |
4 persone | 27.903,08 euro | 33.415,57 euro |
5 persone | 32.445,45 euro | 38.854,31 euro |
6 persone | 36.771,05 euro | 43.035,54 euro |
7 o più persone | 41.095,88 euro | 49.215,93 euro |
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