Perché la Gran Bretagna sta spostando le testate nucleari?

Chiara Esposito

20 Marzo 2022 - 23:50

Un convoglio britannico sposta testate nucleari in un viaggio di 600 km. Dove è diretto e a quale scopo? Le risposte di Nukewatch UK.

Perché la Gran Bretagna sta spostando le testate nucleari?

Il 18 marzo 2022 un convoglio di testate nucleari ha attraversato il Regno Unito per ben 600 km. La fila di camion, stando alle informazioni pervenute, ha percorso la M6 vicino a Kendal, una città all’interno del distretto di South Lakeland in Cumbria, ed è poi stata avvistata sulla M74 a Lesmahagow, a sud di Glasgow.

A riferire la notizia è Nukewatch UK, un sito d’informazione inglese che traccia tutti i movimenti delle armi militari dall’Atomic Weapons Establishment Burghfield e monitora gli spostamenti delle armi britanniche da diversi anni. La destinazione della colonna di camion segnalati dovrebbe essere quella di un deposito di armi ma si aprono gli interrogativi sulle politiche UK in materia di armi letali.

Alla luce delle minacce di Putin di un attacco nucleare nonché dell’uso effettivo di missili ipersonici Kinzhal sul suolo ucraino è infatti normale chiedersi che scopo abbia lo spostamento delle testate. Il contesto in cui tutto ciò sta avvenendo però va ricostruito nella sua interezza per non incappare nel facile gioco dell’allarmismo.

I motivi del trasporto, l’ipotesi di Nukewatch UK

Il Cremlino ha messo in guardia l’Europa e gli Stati Uniti d’America rispetto alla fornitura di armi letali all’Ucraina. In una nota il ministero degli Esteri russo ha infatti affermato che «chi fornisce armi letali a Kiev se ne assume responsabilità».
Nel caso specifico di questo convoglio però, per il momento, non sembra esserci nessuna correlazione tra le operazioni britanniche e la guerra sul ucraino. Nukewatch UK ha parlato piuttosto di un’operazione di routine. L’attuale movimento dei convogli di testate ha visto infatti coinvolti i mezzi dell’Atomic Weapons Establishment (AWE) nel Berkshire, dove le armi vengono prodotte e sottoposte a manutenzione, e il Royal Naval Armaments Depot di Coulport in Scozia, dove sono poi immagazzinate.

Il sito d’informazione inglese però fa anche notare come queste attività rientrano a pieno titolo nel recente piano di potenziamento delle scorte nucleari del Paese.

L’aumento del numero di testate era stato annunciato nel marzo 2021 nell’ambito della revisione «Revisione integrata di sicurezza, difesa, sviluppo e politica estera per il Regno Unito» secondo le ricostruzioni di Nukewatch.

In quella sede il governo aveva annunciato che lo Stato avrebbe implementato la scorta complessiva di armi nucleari fino a un numero non superiore a 260 testate.

L’annuncio nell’Integrated Review di un anno fa potrebbe quindi giustificare ulteriormente questo evento.

Il Regno Unito aumenta le scorte nucleari

L’analisi di Nukewatch mostra che durante il decennio 2010-2015 si è verificata una lenta ma costante riduzione del numero di testate nelle scorte di testate britanniche detenute a Coulport. Tuttavia, dal 2015-6 in poi questa tendenza si è invertita e c’è stato un trasferimento netto di testate da AWE a Coulport, con conseguente aumento delle scorte detenute dalla Royal Navy.

Negli ultimi anni, tra il 2019 e il 2020 per la precisione, sembra quindi esserci stato un marcato aumento del tasso di consegna di testate da AWE a Coulport. Per un rapido calcolo, Nukewatch suppone che nel 2010 le testate nella riserva fossero 225 testate mentre oggi siano cresciute fino a raggiungere quota 250.

AWE, il programma di sperimentazione d’innovazione di punta dell’esercito britannico, avrebbe infatti iniziato la consegna dell’aggiornamento Mk4A della testata Trident - un SLBM imbarcato sui sottomarini tipo SSBN classe Ohio - del Regno Unito alla Royal Navy. Quella di questa volta potrebbe essere quindi la consegna di testate di nuova produzione.

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