Gli USA e tutti gli alleati non riconosceranno il Governo dei talebani, almeno per il momento: ecco perché.
Non avverrà nessun riconoscimento del regime talebano da parte degli USA e il no riguarda anche tutti i suoi alleati, Italia compresa.
A dichiararlo è la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, che ha rimarcato come il Governo del fondamentalismo islamico non sarà supportato dagli Stati Uniti, almeno nell’immediato; ma perché gli USA non riconosceranno il Governo dei talebani? Cosa potrebbe implicare un tale gesto per gli equilibri mondiali?
La situazione tra Afghanistan e Occidente
I ministri degli Esteri del G7 avevano dichiarato in un video summit sulla crisi afgana sotto convocazione della presidenza britannica, che i talebani devono essere in grado di garantire la sicurezza a chi intende lasciare l’Afghanistan dopo la presa di Kabul.
Non solo: i talebani devono ottenere il riconoscimento del mondo perché il loro Governo possa essere legittimato agli occhi della politica internazionale. Per farlo - come dichiara Joe Biden durante un’intervista all’Abc - è necessario che decidano se rimanere fedeli ai loro ideali anti-occidente o se considerare una politica mondiale più inclusiva dell’Afghanistan.
In tal senso, il Presidente degli Stati Uniti non si dichiara chiuso all’Afghanistan e l’obiettivo di tutti i Paesi coinvolti rimane il perseverare nella stabilità e nella sicurezza.
Perché gli USA non vogliono riconoscere il Governo dei talebani
Gli USA non vogliono riconoscere il Governo dei talebani perché, se il nuovo Governo afgano rimarrà sulla linea della chiusura all’Occidente, non esiste ideologia storica più lontana tra quella connotativa dell’Islam e quella tipica degli Stati Uniti.
Il timore degli Stati Uniti e dell’Europa è che Russia e Cina possano prendere il controllo della situazione su suolo afgano. D’altra parte, però, una frizione tra Stati Uniti con rispettivi alleati e Afghanistan potrebbe portare a nuovi sbocchi per attacchi terroristici, così come a un pronto intervento su suolo afgano.
Nella migliore delle ipotesi, invece, il non riconoscimento da parte di alcuni Paesi dell’Occidente potrebbe semplicemente rimanere un fattore di stampo politico e risolversi interamente ed esclusivamente su questioni di diplomazia e relazioni internazionali tra Stati.
Cosa succede se il Governo dei talebani non viene riconosciuto
Se il Governo dell’Afghanistan non venisse riconosciuto, la principale conseguenza sarebbe la rottura dei rapporti diplomatici tra chi non ritiene legittimo e la guida governativa del Paese in questione.
Ad ogni modo, perché il Governo talebano possa ottenere credibilità a livello nazionale, c’è in qualche modo bisogno di rapporti diplomatici con l’esterno. Qualora i talebani decidessero di chiudersi all’Occidente, lanciando in questo modo il nuovo volto degli integralisti islamici, potrebbero crearsi Stati a favore o contro questo Governo.
La gravità della situazione, qualora l’Afghanistan non fosse riconosciuto da alcuni Stati dell’Occidente, dipende da quali Paesi potrebbero collocarsi contro il regime talebano o a favore dello stesso e dalle loro rispettive alleanze e interessi politici ed economici.
Il ruolo di USA, Cina, Russia e Pakistan
Le questioni che riguardano i rapporti politici ed economici tra Nazioni sono sempre delicati e così è anche in questo periodo storico. La questione dell’Afghanistan non esula dalla delicatezza e dalla complessità degli accordi e delle relazioni internazionali tra Stati.
Se da un lato, USA e rispettivi alleati potrebbero disconoscere l’Afghanistan sotto la guida talebana, dall’altro la Cina - che si dichiara favorevole a promuovere una via di aperta comunicazione tra americani e afgani, ma stringe accordi economici col governo talebano - non si scaglia contro il nuovo regime, pur essendo preoccupata che l’Afghanistan si riveli una forza che rema a favore dei separatisti uiguri dello Xinjiang.
Insieme alla Cina, anche la Russia è coinvolta. Infatti, il Governo russo teme che i talebani possano incoraggiare la mobilitazione di gruppi estremisti in Asia centrale. La questione si complica poi con il Pakistan, nel cui interesse rientra il mantenimento della calma con il vicino Afghanistan, per la questione riconosciuta a livello internazionale del confine coloniale che separa i due Paesi.
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