Il presidente dell’Aifa Giorgio Palù si è scagliato contro la “virologia banalizzata in TV” da quando c’è il Covid, spiegando poi perché un’altra pandemia in futuro sarà “inevitabile”.
“Per prevenire la prossima, inevitabile, pandemia bisogna investire in virologia evoluzionistica, quella che analizza come i virus animali si interfacciano all’uomo e all’ambiente e indaga su quali hanno potenziale pre-pandemico, possono cioè fare il salto di specie e infettarci”.
Parole queste pronunciate nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano Libero da parte di Giorgio Palù, il presidente della nostra Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che così ha bollato come inevitabile una nuova pandemia dopo il Covid.
“È meno improbabile di quanto si pensi - ha spiegato Palù - Se si considerano le 3.500 specie murine e di chirotteri presenti sul pianeta (tutti mammiferi) che hanno un genoma alquanto simile al nostro e che albergano milioni di virus ancora sconosciuti”.
Con la pandemia che secondo il presidente dell’Aifa è destinata a diventare una infezione endemica, in Italia si starebbe così iniziando a guardare anche oltre il Covid per prevenire possibili scenari sanitari simili in futuro.
Il futuro del Covid
In Italia da diversi giorni la curva epidemiologica legata al Covid è in costante discesa, anche se nell’ultimo bollettino diramato nel nostro Paese si sono registrati altri 144 decessi a causa della pandemia in corso da ormai più di due anni.
“È probabile che l’emergenza pandemica si esaurisca, visto che tutte le pandemie storicamente hanno una durata limitata nel tempo - ha sottolineato Giorgio Palù sempre nella sua intervista a Libero - ma non si può escludere che si perpetui con l’emergere di nuovi mutanti virali”.
Per il presidente dell’Aifa “quello che sembra lo scenario più verosimile è che la pandemia diventi un’infezione endemica, come un’influenza stagionale, pericolosa soprattutto per anziani e malati”.
Vista la possibilità che dopo il Covid ci possa essere una nuova pandemia, sarà importante in futuro non ripetere gli errori del passato e investire nella virologia, che secondo Palù è stata banalizzata in TV con i no-vax che sarebbero “figli anche di questo”.
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