Il Portale reclutamento PA è online e permette di far incontrare domanda e offerta di lavoro nelle pubbliche amministrazioni. Vediamo come si accede e come funziona per concorsi e assunzioni.
È online il Portale per il reclutamento nella PA. Si chiama InPA ed è stato avviato in via sperimentale dal dipartimento della Funzione Pubblica guidato da Renato Brunetta con l’obiettivo che venga implementato nelle prossime settimane.
Al Portale per il reclutamento nella PA, elaborato dal ministero con Almaviva, ci si accede mediante registrazione ed è pertanto possibile candidarsi inserendo il proprio curriculum.
In via sperimentale il Portale InPA funzionerà solo per inserire il CV, ma verranno poi introdotte nuove funzionalità per entrare a far parte del nuovo piano di assunzioni della Pubblica Amministrazione per l’attuazione del PNRR.
Il nuovo Portale reclutamento permetterà di far incontrare domanda e offerta di lavoro per le pubbliche amministrazioni ed entrerà a regime entro il 2023 ospitando anche i bandi dei concorsi pubblici ordinari, in sinergia con la Gazzetta Ufficiale, come anche le procedure di mobilità dei dipendenti pubblici.
Il portale è stato istituito originariamente dalla legge 56/2019 e poi inserito nel Pnrr e disciplinato definitivamente dal decreto legge n. 80/2021, il decreto Reclutamento convertito dalla legge n. 113 del 6 agosto 2021, che prevede assunzioni e opportunità per i giovani proprio nella Pubblica amministrazione.
Vediamo nel dettaglio come funziona il Portale reclutamento PA in attesa di più dettagliate indicazioni future.
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Portale reclutamento PA: cos’è e come funziona
Il Portale reclutamento PA nasce per incrociare domanda e offerta di lavoro nelle pubbliche amministrazioni. Ma come funziona? Lo spiega chiaramente il dipartimento della Funzione Pubblica in un documento.
Esso rappresenta “la porta virtuale unica di accesso alla Pubblica amministrazione sia per i concorsi pubblici ordinari, sia per le procedure di reclutamento straordinarie legate all’attuazione del PNRR.”
Il Portale per il reclutamento inPA è di fatti una banca dati dei fabbisogni, delle competenze e dei profili del personale pubblico. Attraverso il portale le amministrazioni italiane potranno impostare il reclutamento in base:
- ai propri fabbisogni di competenze;
- attraverso la creazione di skillmatrix (schede per la definizione delle caratteristiche dei profili professionali, delle competenze correlate e delle eventuali esperienze necessarie).
Allo stesso tempo i cittadini che aspirano a essere assunti nella PA potranno orientarsi sulle posizioni più aderenti al proprio curriculum.
InPa, come spiega il dipartimento in un comunicato, per la ricerca e il reclutamento dei profili professionali necessari alle pubbliche amministrazioni, si avvarrà delle banche dati specifiche dei professionisti iscritti agli Albi e di quelle delle professioni non ordinistiche.
A tal fine, per attivare il Portale reclutamento PA, il 16 luglio scorso è stato attivato un protocollo d’intesa tra il Dipartimento Funzione pubblica e ProfessionItaliane, che riunisce la Rete delle professioni tecniche e i Cup: un universo di circa 1,5 milioni di professionisti.
Successivamente, il 4 agosto, è stato sottoscritto il protocollo con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Ulteriori protocolli, informa il dipartimento, sono in attesa di essere definiti.
Un’intesa inoltre è stata siglata anche con LinkedIn “per amplificare le occasioni di lavoro nella Pubblica amministrazione e raggiungere in maniera mirata i professionisti che lavorano in Italia e nel mondo.”
Portale reclutamento PA: come registrarsi e candidarsi
Il Portale reclutamento PA è ora attivo solo per l’inserimento dei curricula. I professionisti e cittadini possono quindi registrarsi collegandosi al Portale (clicca qui).
A spiegare come funziona la registrazione al Portale reclutamento, necessaria per candidarsi a concorsi pubblici e offerte di lavoro, è sempre il ministero.
La registrazione, come previsto per tutte le pubbliche amministrazioni, avviene tramite:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
- CIE (Carta di Identità Elettronica);
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Sul Portale InPA per il reclutamento, dopo aver effettuato la registrazione, ogni cittadino potrà monitorare i bandi di concorso su una mappa interattiva georeferenziata. Il cittadino potrà quindi candidarsi alle posizioni di interesse inserendo il proprio curriculum.
Il cittadino può tra le altre cose:
- inserire il proprio curriculum attraverso un form apposito;
- inviare la domanda di partecipazione;
- pagare la tassa attraverso il sistema PagoPa;
- seguire le procedure di selezione dall’avvio alla pubblicazione delle graduatorie finali.
Ulteriori funzionalità riguarderanno:
- tirocini formativi;
- procedure fast track previste dal PNRR;
- esperienze di mobilità tra amministrazioni UE, a cominciare dal Blue Book Traineeship.
Come specifica il ministero:
“Il Portale – che vedrà la luce entro l’estate con le prime funzionalità e poi andrà a regime, con il rilascio del sistema e la migrazione verso il cloud, entro il 2023 – diventerà così un luogo in cui progettare l’innovazione italiana: una piazza per reclutare le professionalità della PA e fotografare in tempo reale le competenze del capitale umano pubblico.”
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