Poste Italiane accelera sulla sostenibilità, zero emissioni entro il 2030

Pierandrea Ferrari

19/03/2021

Nel quadro del piano strategico ESG di Poste Italiane spicca l’impegno del conglomerato nella lotta al cambiamento climatico, con l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality già nel 2030, in anticipo rispetto al target temporale fissato dall’UE.

Poste Italiane accelera sulla sostenibilità, zero emissioni entro il 2030

Nella giornata destinata alla presentazione del nuovo piano industriale “2024 Sustain&Innovate” Poste Italiane ha rilanciato la linea aziendale sul fronte della sostenibilità. Nel piano strategico ESG del conglomerato controllato dallo Stato viene tracciato l’obiettivo di tagliare a zero le emissioni entro il 2030, in anticipo rispetto al target temporale per la carbon neutrality fissata dall’UE.

Sul fronte green bond, invece, l’ad Matteo Del Fante è rimasto cauto, pur rimarcando la possibilità di valutare eventuali emissioni in un prossimo futuro.

Poste Italiane, emissioni zero entro il 2030

Come noto, la Commissione europea propugna una UE ad impatto climatico zero entro il 2050, in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi volti a contenere l’aumento della temperatura mondiale entro gli 1,5 gradi. Poste Italiane muove dunque la barra oltre il target europeo, con la carbon neutrality che secondo i piani aziendali dovrebbe essere raggiunta già nel 2030, preceduta da un taglio del 30% entro il 2025.

Per conseguire l’obiettivo di tagliare a zero le emissioni Poste Italiane sta valutando una serie di interventi, interni ed esterni, da implementare nel corso dei prossimi anni: tra questi, premere sui partner per indurli ad adottare mezzi green, trasformare i building della società – come i centri di smistamento - in impianti meno inquinanti e sostituire le caldaie con pompe di calore.

La strategia di Poste italiane volta a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività si inserisce all’interno della più ampia questione della sostenibilità, con gli obiettivi prioritari che sono stati inclusi nel piano strategico ESG.

In questo quadro sono previste delle politiche di welfare aziendale per migliorare la condizione dei dipendenti e dei rispettivi nuclei famigliari, una nuova piattaforma anti-frode, una migliore costumer experience e l’ottenimento entro il 2022 delle certificazioni ISO 37001 al 100% e Equal Salary dell’omonima fondazione, relative rispettivamente alla lotta alla corruzione e alla parità salariale.

Poste Italiane lancerà un green bond?

L’ad Matteo Del Fante, tuttavia, non si è sbilanciato sul fronte green bond. L’emissione di una obbligazione verde “l’abbiamo valutata e la valuteremo in futuro, ma per fortuna la nostra è una azienda che genera cassa” ha commentato il numero uno di Poste Italiane, sottolineando la natura green dei capitali ricevuti in prestito dalla Banca europea degli investimenti (BEI) negli ultimi anni.

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