Quanto guadagna un’estetista? Lo stipendio di chi fa le unghie

Teresa Maddonni

23 Novembre 2019 - 20:01

Quello dell’estetista è uno dei lavori che va per la maggiore, specie tra i più giovani. Vediamo allora quanto guadagna una professionista della cura del corpo e soprattutto lo stipendio di chi fa le unghie.

Quanto guadagna un’estetista? Lo stipendio di chi fa le unghie

Un lavoro intramontabile quello dell’estetista, di cui sembra che non riusciamo a fare a meno. Ma quanto guadagna un’estetista?

Un mestiere sempre più in voga tra le giovanissime che dopo la maturità decidono di intraprendere questa strada attraverso le scuole specializzate che mediamente durano tre anni.

Qui si impara tutto sulla bellezza e la cura della persona: manicure, pedicure, depilazione, trucco e massaggi con le tecniche più innovative del settore. E poi tanta pratica per affinare la tecnica, specie per quanto riguarda la cura e ricostruzione delle unghie.

Ma vediamo qual è lo stipendio medio di un’estetista, un lavoro principalmente al femminile, ma per una clientela non di sole donne. Come variano le mansioni e la retribuzione a seconda che si tratti di una dipendente di un centro estetico o di una libera professionista a partita IVA.

Lavoro da estetista: tutte le mansioni

Un’estetista viene formata per entrare nel mondo del lavoro e svolgere differenti mansioni volte alla cura della persona, e al trattamento generale del corpo a fini estetici.

L’estetista svolge diverse mansioni che vanno dalla cura della persona, il suo lavoro vero e proprio, fino alla gestione del luogo di lavoro. Tra le mansioni che riguardano il trattamento del corpo a fini estetici troviamo:

  • manicure;
  • ricostruzione unghie o applicazione di unghie finte altrimenti detta onicotecnica;
  • pedicure,
  • make-up;
  • maschere viso;
  • trattamenti corpo;
  • trattamenti anti-age;
  • trattamenti abbronzanti;
  • ceretta ed epilazione;
  • massaggi relax.

Non tutti, ma alcune estetiste, possono anche fornire servizi di make-up altamente specializzati come per esempio:

  • trucco professionale per sposa;
  • trucco permanente o semi-permanente;
  • allungamento ciglia.

Altre estetiste hanno anche la qualifica per fare trattamenti specifici:

  • analisi della pelle;
  • trattamenti per combattere gli inestetismi della pelle come acne o cellulite;
  • trattamenti anti-età.

L’estetista può anche consigliare maschere, scrub, creme: spesso i centri estetici o SPA mettono in vendita questi prodotti e quindi il lavoro dell’estetista spesso è anche quello di promozione.

Un’estetista inoltre, sia che sia dipendente, sia che sia titolare di un centro, deve occuparsi anche della pulizia dei locali e di sterilizzare gli strumenti di lavoro.
Ora che abbiamo visto quali sono le mansioni in generale di un’estetista, vediamo quanto guadagna.

Quanto guadagna un’estetista: stipendio dipendente e partita Iva

Ma quanto guadagna un’estetista? Vediamo ora qual è lo stipendio medio di una specialista della cura del corpo alle prime armi o con esperienza, che sia titolare di partita Iva o dipendente.

Un’estetista può avere un contratto da dipendente che è disciplinato in tal senso dal CCNL commercio e terziario. Per un’estetista alle prime armi il compenso varia rispetto a quello di chi ha maggiore esperienza ed è altamente specializzato.

Inoltre l’estetista che lavora in un centro estetico di cui non è titolare può dover affrontare un periodo iniziale di apprendistato o anche di stage vero e proprio.

In media un’estetista alla prima esperienza dopo il corso di specializzazione durante lo stage può guadagnare uno stipendio che parte dai 600 euro che può arrivare fino a 800 euro. Quindi il guadagno di un’estetista è:

  • senza esperienza (da 0 a 3 anni): 800 euro netti al mese;
  • a metà carriera (4-9 anni): poco più di 1.000 euro al mese;
  • esperta (10-20 anni): circa 1.300 euro netti al mese;
  • fine carriera (20 anni): poco più di 1.300 euro netti al mese;

Questi sono stipendi medi e orientativi che possono variare a seconda del luogo di lavoro, i guadagni dei centri estetici sono sicuramente più alti. Un’estetista che lavori sulle navi da crociera può arrivare a guadagnare molto di più superando i 1.500 euro mensili.

Diverso il discorso per chi ha deciso di intraprendere la carriera da estetista aprendo un proprio centro. Il lavoro del libero professionista, anche nel campo dell’estetica, richiede l’apertura della partita Iva.

All’apertura della partita Iva bisogna presentare la documentazione necessaria all’Agenzia delle Entrate con la dichiarazione di inizio attività, il codice Ateco corrispondente e il regime fiscale che si intende adottare. I codici Ateco per l’attività di estetista possono essere due:

  • 6.02.02 – Servizi degli istituti di bellezza, se svolgi trattamenti al viso e di bellezza, trucco, ecc. e servizi di estetista;
  • 96.02.03 – Servizi di manicure e pedicure.

Poi bisogna procedere con:

  • iscrizione alla Camera di commercio come artigiano;
  • apertura della posizione contributiva all’INPS;
  • iscrizione all’INAIL nel caso si assumano dipendenti.

Nella scelta del regime fiscale che si intende adottare l’estetista che sta aprendo la propria attività con partita Iva può scegliere tra regime forfettario e regime semplificato:

  • regime forfettario: i ricavi non devono superare i 65.000 euro l’anno e prevede un’unica imposta sostitutiva del 15%;
  • regime semplificato: i ricavi non devono superare i 400.000 euro l’anno se si vendono servizi e i 700.000 per altra attività, con imposte IRAP, IRPEF, addizionali e altre;

Chi sceglie il regime forfettario, nel caso di un’estetista alla prima attività d’impresa, l’imposta sostitutiva è del 5% per i primi 5 anni a patto che si rispettino determinate caratteristiche:

  • i ricavi, nel caso in cui si stia rilevando un’attività, non devono essere superiori ai 65.000 euro all’anno;
  • non deve aver svolto prima dell’apertura della partita Iva alcuna attività di impresa né individuale né collettiva;
  • l’attività deve essere nuova e non una prosecuzione dell’attività precedente con nuova partita Iva.

Per maggiori dettagli rimandiamo a una guida sul regime forfettario 2019 e a una guida sulle varie tipologie di regime fiscale di Money.it.

Estetista per le unghie: quanto si guadagna con la nail art

Una branca dell’estetica del corpo che va per la maggiore è quella dell’onicotecnica, vale a dire l’estetista delle unghie.

L’onicotecnica, letteralmente tecnica delle unghie, si occupa della ricostruzione delle unghie o l’applicazione di unghie finte, ma anche la decorazione mediante quella che viene definita nail art.

Un settore quello della nail art e ricostruzione unghie che ha determinato il proliferare negli anni del lavoro nero. Ma quanto guadagna un’estetista delle unghie?

Tralasciando il lavoro nero che prevede pesanti sanzioni se soggetti a controllo della Guardia di Finanza, lo stipendio dell’estetista delle unghie varia a seconda della tipologia contrattuale:

  • la dipendente guadagna dagli 800 ai 900 euro al mese o poco più;
  • se si ha un proprio centro per ricostruzione e decorazione unghie si potrebbe chiedere fino a 70 euro per seduta, fino anche a un massimo di 130 euro.

Il prezzo varia a seconda del lavoro che si deve svolgere:

  • ricostruzione con gel, acrilico, tip o con cartine;
  • tipo di decorazione richiesto se semplice, a mano libera o con aerografo.

Poi c’è il refill, vale a dire il periodico “ritocco”, che può andare dai 30 ai 40 euro;

Lo stipendio quindi può variare al netto delle spese da sostenere per prodotti, tasse e mantenimento dei locali, per il numero dei clienti, l’affitto dell’immobile.

A questi bisogna aggiungere anche il costo dei corsi di formazione che un lavoro in continua evoluzione richiede.

L’attività dell’estetista delle unghie si può svolgere anche come freelance presso un centro estetico ma comporta, con non troppo guadagno, l’affitto della postazione di lavoro.

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