Quanto guadagna un infermiere in Italia (e in Europa), lo stipendio nel 2024

Simone Micocci

24/09/2024

Lo stipendio di infermieri e infermiere in Italia è più basso rispetto al resto d’Europa. Ecco quanto guadagnano oggi (in attesa del prossimo rinnovo di contratto).

Quanto guadagna un infermiere in Italia (e in Europa), lo stipendio nel 2024

Se ti stai chiedendo quanto guadagna un infermiere in Italia è perché probabilmente sei interessato a intraprendere una carriera in questo settore, oppure semplicemente perché dopo essere entrato in ospedale hai visto con i tuoi occhi quanto è importante il lavoro svolto da questi professionisti e quindi sei curioso di sapere se lo stipendio che percepiscono è adeguato.

La retribuzione di infermieri e infermiere in Italia viene definita dal Ccnl Sanità nel caso di coloro che operano negli ospedali e nelle strutture sanitarie pubbliche, mentre nel privato ci sono altri contratti collettivi da prendere come riferimento. Va considerato poi che l’infermiere è una professione che si può svolgere anche come libero professionista, con regolare Partita Iva e iscrizione all’apposita cassa previdenziale (Enpapi).

Nel complesso però possiamo dire che infermiere e infermieri in Italia guadagnano meno rispetto ai colleghi impiegati in altri Paesi europei. Ad esempio in Svizzera la retribuzione può arrivare anche a 5.500 euro lordi al mese, molto più che in Italia dove in media è previsto uno stipendio di circa 2.000 euro lordi al mese.

Analizziamo queste cifre più nel dettaglio facendo chiarezza su quanto guadagna un infermiere o un’infermiera in Italia, nonché quali sono le voci che incidono sulla busta paga di questi professionisti.

Stipendio infermiere nella Pubblica Amministrazione

Per capire quanto guadagnano gli infermieri in Italia possiamo partire da un’analisi di quanto stabilito dal Ccnl Sanità 2019-2021 (a breve ci sarà l’aggiornamento per il triennio 2022-2024 con un nuovo aumento). La tabella stipendiale è la seguente:

Posizione economica Retribuzione tabellare dal 1.1.2021* Retribuzione tabellare con EP conglobato*
DS6 32.038,62 32.081,46
DS5 30.769,90 30.812,74
DS4 29.845,65 29.909,85
DS3 28.957,06 29.010,58
DS2 27.886,91 27.972,47
DS1 26.846,60 26.964,32
DS 25.832,94 25.982,70
D6 29.056,90 29.153,14
D5 28.042,07 28.170,47
D4 27.225,00 27.331,92
D3 26.425,15 26.553,55
D2 25.631,32 25.781,08
D1 24.831,59 25.013,39
D 23.954,00 24.157,28
C5 26.749,06 26.866,78
C4 25.515,57 25.676,01
C3 24.339,68 24.532,28
C2 23.539,95 23.753,91
C1 22.746,00 22.959,96
C 22.060,82 22.296,14
BS5 23.064,52 23.267,80
BS4 22.323,33 22.547,97
BS3 21.605,90 21.851,90
BS2 21.173,42 21.430,10
BS1 20.566,50 20.844,66
BS 19.941,84 20.220,00
B5 21.613,39 21.859,39
B4 21.171,43 21.428,11
B3 20.740,47 20.986,47
B2 20.377,88 20.634,56
B1 19.800,18 20.078,34
B 19.247,39 19.525,55
A5 19.732,52 20.000,00
A4 19.400,25 19.678,41
A3 19.073,18 19.362,02
A2 18.785,43 19.084,95
A1 18.304,67 18.614,87
A 17.811,01 18.131,89

* Retribuzione annua lorda (in euro)

Nel dettaglio, la posizione da prendere in considerazione per gli infermieri è la D. Più precisamente di ogni singolo livello fanno parte:

  • D: livello d’ingresso;
  • D1: gli infermieri, inclusi gli infermieri psichiatrici con 2 anni di scuola, le ostetriche, i dietisti, gli assistenti sanitari, gli infermieri pediatrici, i podologi e gli igienisti dentali. Per accedere a questa posizione, è richiesto un requisito specifico: 20 anni di anzianità nella stessa qualifica e nella stessa struttura sanitaria;
  • D2: stessi professionisti del precedente livello, ma con almeno 25 anni di anzianità nella stessa qualifica e nella stessa struttura sanitaria;
  • D3: qui, invece, si trovano coloro che hanno raggiunto 30 anni di anzianità;
  • DS: qui troviamo i caposala, le capo-ostetriche e i coordinatori del personale infermieristico. È dedicata a coloro che svolgevano attività di coordinamento già prima del 31 agosto 2001, e che hanno continuato a ricoprire questi ruoli;
  • DS1: Questa posizione è riservata a chi ha svolto le stesse mansioni di caposala, capo-ostetrica o coordinatore del personale infermieristico, ma con 20 anni di anzianità nella stessa qualifica e nella stessa struttura sanitaria. Si tratta di professionisti che erano già inquadrati nella posizione D1 e che hanno maturato una lunga esperienza;
  • DS2: Simile alla DS1, ma con un’esperienza ancora più solida. Qui troviamo i tre profili professionali di cui sopra ma con 25 anni di anzianità nella stessa qualifica e nella stessa struttura sanitaria, precedentemente inquadrati nella posizione D2;
  • DS3: l’anzianità richiesta è di 30 anni. È destinata a chi era già inserito nella posizione D3, con un percorso lavorativo notevole e un’anzianità consolidata;
  • DS4: di questa posizione fa parte invece il dirigente di area infermieristica (già Cssa, Rai), una figura di alto livello gestionale che coordina il personale infermieristico. Questo profilo deriva dalle progressioni delle precedenti posizioni economiche e richiede una comprovata esperienza di gestione in strutture sanitarie.

Detto questo, per un infermiere impiegato in una struttura pubblica la retribuzione lorda annua va da 24.157 a 26.553 euro in base all’anzianità (con elemento perequativo conglobato). Comprensivo di tredici mensilità, siamo quindi intorno ai 1.858 euro lordi in partenza, al netto circa 1.573 euro al mese.

Ci sono poi delle maggiorazioni per lavoro notturno (circa 4 euro l’ora) e per lavoro festivo (circa 2,55 euro lordi), come pure altre indennità che si aggiungono allo stipendio tabellare. La più importante è sicuramente quella di specificità infermieristica, con la quale si vanno a valorizzare le competenze e le specifiche attività svolte da questi professionisti. Ad esempio, per gli infermieri spetta un’indennità aggiuntiva di circa 430 euro lordi l’anno, che salgono a 764 euro nel caso di un infermiere generico o psichiatrico con un anno di corso senior.

Tutte queste voci fanno sì che all’ingresso lo stipendio netto di un infermiere è di circa 1.700 euro al mese, arrivando poi sopra i 2.000 euro acquisendo maggiore anzianità e professionalità.

Stipendio infermieri settore privato

In linea generale non c’è molta differenza tra lo stipendio di un infermiere che opera in ambito pubblico e quello di uno assunto da un’azienda privata. Lo stipendio medio è di circa 1.500 euro netti, ma molto dipende dal tipo di azienda in cui si lavora e dalla tipologia dell’impiego.

Ad esempio, per un infermiere day hospital o per uno impiegato in Onlus e cooperative si parte da un minimo retributivo di 1.000 euro mensili; salendo di responsabilità, ad esempio per gli infermieri di area critica (impiegati in Pronto Soccorso e sala operatoria) si può arrivare anche a 2.000 euro mensili.

Chi dopo anni di lavoro ed esperienza riesce ad ottenere un ruolo organizzativo può arrivare a guadagnare anche 2.500 o 3.000 euro al mese.

Stipendio infermieri liberi professionisti

Infine vi ricordiamo che quello dell’infermiere è un lavoro che si può svolgere anche come libero professionista, aprendo una Partita IVA e iscrivendosi ad Enpapi.

A definire un tariffario che l’infermiere deve seguire nel fissare i compensi per le proprie attività ci ha pensato il decreto n. 165 del 2016 che trovate in allegato.

Ricordate però che si tratta di importi lordi, dai quali vanno sottratte le imposte dovute come pure i contributi da versare a Enpapi. Nel dettaglio, al contributo soggettivo obbligatorio pari al 16% del reddito professionale (con quota fissa minima di 1.600 euro l’anno) si aggiunge il contributo integrativo pari al 4% (da applicare ai corrispettivi lordi che concorrono a formare il reddito imponibile dell’attività autonoma di tipo infermieristico).

Tariffario infermieri
Fonte: Decreto 19 luglio 2016, n. 165

Differenze con il resto d’Europa

Nonostante i più recenti aumenti di stipendio per effetto dei rinnovi di contratto, la retribuzione mensile degli infermieri italiani è ancora al di sotto degli standard europei. In Italia infatti lo stipendio è inferiore rispetto a quello dei colleghi degli altri Paesi del Vecchio Continente.

Facciamo solo qualche esempio per capire come, con turni massacranti e i numerosi straordinari, lo stipendio degli infermieri italiani, nonostante le lodi da più parti, sia ancora troppo esiguo. Ad esempio, secondo un’analisi condotta da Nursing Up, sappiamo che gli stipendi in Europa sono pari a:

  • Germania: 3.500 euro netti al mese, esclusi straordinari. Inoltre c’è un corso di lingua gratuito e alloggio convenzionato a prezzo ridotto offerto dall’ospedale.
  • Olanda: 2.800 euro netti al mese, con contratti di 18 mesi rinnovabili. Ricerca rivolta anche ai neolaureati italiani.
  • Svizzera: 4.500 euro netti al mese
  • Norvegia: 60.000 euro annui, con alloggio e bollette pagate.

Da una nostra ricerca è emerso poi che anche Spagna e Francia fanno meglio di noi. Il primo con una retribuzione annua di circa 35.000 euro lordi, la seconda con uno stipendio che per 35 ore settimanali è di circa 2.500 euro netti al mese.

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