Per i titolari di Quota 100, e per chi sta per fare domanda, l’INPS fornisce istruzioni per la dichiarazione dei redditi con la circolare del 9 gennaio. L’istituto dà indicazioni anche sui modelli AP140 e AP139 da compilare.
Per i pensionati di Quota 100 arrivano dall’INPS le istruzioni per la dichiarazione dei redditi.
Indicazioni chiare giungono dall’INPS con il nuovo messaggio n.54 del 9 gennaio 2020 anche, e soprattutto, per i lavoratori che stanno per fare domanda di pensione con Quota 100 fornendo anche indicazioni sul nuovo modello AP140.
Già verso la fine di novembre 2019 l’INPS aveva dichiarato l’avvio dei controlli sui redditi dei pensionati di Quota 100 e aveva pertanto pubblicato il modello AP139 da compilare e presentare.
Con la circolare n.117/2019, che riportiamo nell’articolo, l’Istituto aveva fornito istruzioni per i redditi da lavoro cumulabili e incumulabili con la pensione.
Quota 100 ricordiamo che è la misura per il pensionamento anticipato con 62 anni di età e 38 di contributi avviata con la sua fase sperimentale fino al 2021 con il Decretone 4/2019 e confermata per quest’anno dalla Legge di Bilancio 2020.
Il nuovo messaggio dell’INPS cerca di chiarire alcuni punti sui redditi cumulabili e incumulabili, fornendo maggiori specifiche anche per coloro che già sono pensionati di Quota 100 in merito alla dichiarazione dei redditi con il modello AP139.
Vediamo cosa dice il messaggio del 2020 per le pensioni di Quota 100 e quali sono le istruzioni per la dichiarazione dei redditi, riportando anche i modelli AP140 e AP139 forniti dall’INPS e il testo di riferimento.
Domanda Quota 100 e dichiarazione dei redditi: istruzioni
Per chi presenta domanda per Quota 100 all’INPS il messaggio n.54 del 9 gennaio 2020 dell’Istituto fornisce istruzioni sulla dichiarazione dei redditi e sulla compilazione del modello AP140.
In particolare l’INPS specifica che coloro che fanno domanda per Quota 100 sono tenuti a presentare il modello AP140 attraverso il quale dichiarano in via preventiva la presenza o meno di redditi non cumulabili con la pensione a partire dal periodo di decorrenza della stessa.
La dichiarazione dei redditi da lavoro cumulabili e non cumulabili è stabilita dall’articolo 14 comma 3 della legge 4/2019.
Esistono quindi dei redditi da lavoro che sono cumulabili con la pensione di Quota 100 (sulla base di requisiti stabiliti e che vedremo) e incumulabili percepiti nell’anno o frazione di anno che va dalla decorrenza della pensione anticipata al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
L’articolo 14 della legge 4/2019 al comma 3 stabilisce che:
“La pensione Quota 100 non è cumulabile, a far data dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui”.
Quindi, per chiarire, Quota 100 è cumulabile solo con i redditi da lavoro autonomo occasionale nel limite però dei 5mila euro annui.
Al divieto di cumulo non si può pertanto contravvenire, pena la sospensione della pensione.
Inoltre, sempre per il modello AP140, coloro che presentano domanda di pensione con Quota 100 devono in via preventiva dichiarare anche:
- redditi che non rilevano ai fini dell’incumulabilità della pensione vale a dire quei redditi da lavoro che possono essere cumulabili con la pensione perché soggetti a deroga normativa (riportato nel paragrafo 1.3 della circolare 117/2019 dell’INPS);
- redditi da lavoro, dichiarati preventivamente in fase di presentazione della domanda per Quota 100, derivanti da attività svolta precedentemente alla decorrenza della pensione e per la quale è necessario indicare anche il periodo in cui è stata svolta.
L’INPS, come specifica, controllerà quanto l’Agenzia delle Entrate e altre banche dati disponibili la veridicità di quanto dichiarato.
Per quanto riguarda i primi redditi cumulabili che abbiamo indicato, vale a dire quelli soggetti a deroga normativa, questi sono:
- indennità degli amministratori locali;
- redditi di impresa non connessi a lavoro e per associazione in partecipazione;
- compensi dei sacerdoti;
- indennità di giudice di pace, onorario e tributario;
- indennità del preavviso di natura risarcitoria;
- indennità di trasferta;
- indennizzo per cessazione di attività commerciale;
- redditi da attività di un programma per il reinserimento degli anziani in attività socialmente utili.
Riportiamo di seguito il testo della circolare INPS n.117/2019 sull’incumulabilità dei redditi da lavoro con la pensione.
Dichiarazione dei redditi per Quota 100: modello AP140
L’INPS nella circolare n.54/2020, come abbiamo anticipato, fornisce istruzioni sulla compilazione del modello AP140 per la dichiarazione dei redditi da presentare in fase di domanda per Quota 100. Il modello AP140, come specifica l’Istituto, si compone delle seguenti sezioni:
- dichiarazione di assenza di redditi da lavoro;
- dichiarazione dei redditi da lavoro incumulabili;
- dichiarazione riguardante la percezione di redditi da lavoro cumulabili in quanto derivanti da attività svolta precedentemente alla decorrenza della pensione Quota 100;
- dichiarazione riguardante la percezione di redditi da lavoro cumulabili perché riferiti alle fattispecie, sopra indicate, sottoposte a deroga normativa.
Nel modello dovranno essere anche dichiarati i redditi che non sono considerati in merito alla incomulabilità come per esempio l’indennità di preavviso percepita dopo la decorrenza della pensione.
Riportiamo di seguito il modello AP140 e il messaggio n.54 dell’INPS cui abbiamo fatto riferimento.
Modello AP139 per i pensionati con Quota 100
Coloro che sono già in pensione con Quota 100 devono dichiarare i redditi cumulabili e non cumulabili mediante il modello AP139 per la compilazione del quale, con il nuovo messaggio, l’INPS dà ulteriori specifiche.
I pensionati di Quota 100 dovranno presentare il modello sia che percepiscano redditi incumulabili, sia per quelli che non sono rilevanti ai fini dell’incumulabilità, ma che sono stati percepiti dopo la decorrenza della pensione.
I titolari di pensione con Quota 100 sono tenuti a dichiarare di non percepire redditi solo se nell’anno precedente sono stati percepiti dei redditi incumulabili che hanno portato alla sospensione dell’assegno pensionistico.
Quindi se la pensione è stata sospesa per il 2019 il pensionato di Quota 100 per il 2020 è tenuto a comunicare all’INPS la variazione reddituale in modo tale che il pagamento della pensione venga riattivato.
Allo stesso tempo coloro che hanno dichiarato per l’anno 2019 assenza di redditi in fase di domanda per Quota 100, qualora la situazione sui redditi incumulabili e cumulabili (redditi soggetti a deroga normativa e redditi derivanti da attività svolta precedentemente alla decorrenza della pensione) sia rimasta invariata, non sono tenuti a presentare un’ulteriore dichiarazione per il 2020.
Riportiamo di seguito il modello AP139 che i titolari di Quota 100 devono compilare per la dichiarazione dei redditi.
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