Riforma magistratura onoraria e spese di giustizia: il Cdm ha approvato due ddl su proposta del Ministro Bonafede. I dettagli.
Riforma magistratura onoraria e spese di giustizia: il Cdm, in data 20 maggio 2019, ha approvato i due ddl proposti del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede in tema di riforma della giustizia.
Il primo ddl modifica il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, introducendo il gratuito patrocinio anche per la negoziazione assistita; il secondo ddl, invece, modifica la riforma organica della magistratura onoraria, recependo alcune delle indicazioni del Tavolo tecnico svoltosi il 21 settembre 2018.
Gli interventi hanno ottenuto l’approvazione del presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin, il quale si è dichiarato soddisfatto soprattutto dell’ampliamento del gratuito patrocinio a spese dello Stato.
Vediamo i dettagli dei ddl giustizia.
Riforma magistratura onoraria: cosa cambia
Il Consiglio dei ministri ha approvato la riforma proposta dal ministro Alfonso Bonafede in tema di magistratura onoraria, elaborando un testo che modifica sensibilmente il trattamento retributivo e il regime di incompatibilità dei magistrati onorari.
La riforma recepisce le indicazioni scaturite dal Tavolo tecnico, istituito lo scorso 21 settembre, finalizzato a proporre misure migliorative delle condizioni della magistratura onoraria.
Il ddl sulla magistratura onoraria restringe il regime delle incompatibilità dei magistrati onorari di cui all’art. 5 in caso di rapporti di parentela, affinità e coniugio tra magistrato onorario e altro esercente la professione forense. Inoltre, estende, anche se parzialmente, ai magistrati onorari l’applicazione della legge n. 104/1992 sull’assegnazione di altra sede per assistere un familiare disabile.
Infine, la riforma modifica le modalità di pagamento delle indennità, passando da cadenza trimestrale a cadenza bimestrale.
Riforma spese di giustizia: cosa cambia
Approvata anche la riforma delle spese di giustizia. Il ddl va a modificare la legge n. 115 del 30 maggio 2002, ampliando l’istituto del gratuito patrocinio a spese dello Stato.
In particolare, la riforma mira a dare attuazione all’articolo 24, terzo comma, della Costituzione, dove si sancisce il dovere dello Stato di garantire il diritto di difesa ai meno abbienti.
Da adesso, il gratuito patrocinio sarà possibile anche nella negoziazione assistita, a patto che questa sia condizione di procedibilità della domanda giudiziale e che sia stato raggiunto un accordo. La finalità è quella di incentivare la deflazione dei contenziosi.
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