Riforma specializzazioni mediche: la proposta della Lega contro la carenza medici

Isabella Policarpio

02/05/2019

Riforma specializzazioni mediche: per fronteggiare la carenza di medici, la Lega propone una riforma basata sui contratti di formazione-lavoro. I dettagli.

Riforma  specializzazioni mediche: la proposta della Lega contro la carenza medici

La carenza di medici è un problema che affligge l’intera Penisola. Per questa ragione, la Lega ha depositato in Senato una proposta di legge che prevede una riforma delle specializzazioni mediche da istituire in via sperimentale per 10 anni.

La riforma, di cui la prima firmataria è la senatrice Maria Cristina Cantù, vuole avviare un canale di formazione specialistica alternativo, basato su contratti di formazione-lavoro da esercitare in ambito di Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) e ospedali non universitari, i quali metteranno a disposizione dei posti aggiuntivi da destinare a chi è risultato idoneo ma non vincitore al concorso nazionale.

La proposta di legge prevede anche che almeno il 10% dei posti aggiuntivi debbano essere destinati alle specializzazioni in medicina d’urgenza, d’emergenza ed anestesia.

Riforma specializzazioni mediche: la proposta per risolvere la carenza di medici

Arriva dalla Lega una proposta di legge per risolvere l’annoso problema della carenza di medici che affligge l’Italia, da Nord a Sud. Nel testo depositato in Senato si prevede un piano di riforma delle specializzazioni mediche, basato su contratti di formazione-lavoro per gli idonei non vincitori nei concorsi nazionali.

In sostanza, il provvedimento vuole istituire dei contratti di apprendistato e di alta formazione e ricerca nell’ambito dei Teaching hospital e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, che prevedono sia la formazione teorica che quella pratica.

In altre parole si tratta di un percorso alternativo a quello universitario che, tuttavia, è da considerarsi equipollente sul piano giuridico e ordinamentale.

La formazione teorico-pratica degli specializzandi si svolgerà sotto la guida dei c.d. tutor senior, ovvero medici con almeno 5 anni di anzianità di servizio scelti tra i dirigenti della struttura.

Riforma specializzazioni mediche: la norma transitoria

La proposta della Lega prevede anche una norma transitoria per fronteggiare la carenza di medici nell’immediato. Dunque, viene stabilito che le singole aziende sanitarie possano procedere direttamente all’assunzione di medici ancora in formazione con un contratto a tempo determinato, sempre nel rispetto delle competenze e delle autonomie raggiunte.

Ai medici assunti viene comunque garantito il tutoraggio da parte del tutor senior di struttura per completare adeguatamente il percorso formativo intrapreso.

Riforma specializzazioni mediche: fondi di copertura della spesa

La proposta di legge firmata Lega per risolvere la carenza di medici prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per ogni anno, dal 2019 al 2029. Questi fondi saranno da ripartire tra gli ospedali non universitari e i Centri di simulazione medica avanzata. Il testo, inoltre, autorizza la spesa di 60 milioni di euro per l’attivazione dei contratti di alta formazione e ricerca e di apprendistato.

Per quanto riguarda la figura dei tutor senior, la proposta di riforma autorizza la spesa di 30 milioni di euro per ogni anno dal 2019 al 2029, spesa che verrà sostenuta grazie alla riduzione degli stanziamenti del “Fondo speciale di parte corrente iscritto” nel programma “Fondi di riserva e speciali” (Ragioneria generale dello Stato- Mef).

A queste somme si aggiungono 2 milioni di euro per il triennio 2019-2021 per incentivare la costituzione ed il consolidamento dei Centri di simulazione medica avanzata.

Da non perdere su Money.it

Argomenti

# Legge

Iscriviti a Money.it