Incubo guerra nucleare. Il membro della Duma Alexei Zhuravlev ha dichiarato alla tv russa che “bastano due missili Sarmat per distruggere la costa Ovest degli Usa e altri due per quella Est”.
Saranno pure chiacchiere da talk show, ma i continui riferimenti fatti dalla tv russa a una catastrofica guerra nucleare iniziano a essere inquietanti. Certo, probabilmente si tratta solo di propaganda ma gli scenari ipotizzati, soprattutto perché tristemente verosimili, sono da far gelare il sangue.
Come riportato dal Daly Mail, durante una trasmissione del canale Rossiya 1, uno dei più popolari in Russia tanto da poter vantare 50 milioni di spettatori, gli ospiti sono stati interpellati in merito a un articolo della Cbs di un mese fa dove si ipotizzava un attacco nucleare a New York.
A dire la sua è stato così Alexei Zhuravlev, membro della Duma per conto del partito nazionalista Just Russia: “Vi dirò con competenza che per distruggere l’intera costa orientale degli Stati Uniti sono necessari due missili Sarmat e altri due per la costa occidentale”.
“ Quattro missili e non resterà più niente. Pensano che il fungo atomico sarà più alto di un grattacielo? Quel fungo atomico sarà visibile dal Messico - ha poi continuato Zhuravlev parlando di una guerra nucleare come se fosse un videogioco - Non illudetevi. Quello che va detto è che non resterà più niente, nessuno si faccia illusioni al riguardo”.
leggi anche
Missile Sarmat: cos’è e dove può arrivare
I missili Sarmat e la guerra nucleare
Le parole di Alexei Zhuravlev sono pura propaganda ma nascondono una angosciante verità: in caso di una catastrofica guerra nucleare, la Russia avrebbe a disposizione dei missili che probabilmente non sarebbero intercettabili per i sistemi di difesa americani.
Il riferimento è ai tremendi missili Sarmat 2, per bucare i nostri sistemi anti-missile invece basterebbe anche molto meno, l’arma di ultima generazione in mano al Cremlino che potrebbe trasportare fino a quindici testate nucleari.
Giusto per rendere l’idea, Sarmat 2 con la sua gittata di 18.000 chilometri potrebbe raggiungere qualsiasi obiettivo, anche dalla parte opposta del pianeta, con una capacità esplosiva di 750 chilotoni: la bomba atomica sganciata su Hiroshima non andava oltre i 15 chilotoni.
Considerando che queste sono le armi a disposizione della Russia, ma anche l’Occidente ha migliaia di testate pronte all’uso, se mai questo conflitto in Ucraina dovesse diventare una guerra nucleare allora ogni svitato che in questi anni ha profetizzato una fine del mondo verrebbe subito rivalutato.
Il filo che ci separa dal baratro ogni giorno che passa senza novità diplomatiche si assottiglia sempre più. Al momento ogni minaccia ha il forte sapore di propaganda, ma dopo il 24 febbraio ogni certezza geopolitica ormai non è più tale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA