Europa, Identity & Democracy è il gruppo di Salvini: tutti i sovranisti che ne fanno parte

Alessandro Cipolla

13 Giugno 2019 - 13:43

Il nuovo gruppo sovranista guidato da Matteo Salvini al Parlamento Europeo si chiama Identity & Democracy: può contare su 73 eurodeputati di 9 paesi, ma al momento è fuori da ogni trattativa per la formazione della maggioranza.

Europa, Identity & Democracy è il gruppo di Salvini: tutti i sovranisti che ne fanno parte

Si chiama Identity & Democracy il nuovo gruppo sovranista presente all’interno del Parlamento Europeo, capeggiato da Matteo Salvini e Marine Le Pen anche se sono tanti gli assenti illustri.

In primis alla fine non è arrivato l’accordo con il Brexit Party di Nigel Farage, partito più votato nel Regno Unito alle ultime europee, con anche Fidesz del primo ministro ungherese Viktor Orban che ha preferito rimanere con il PPE da separato in casa.

Alla fine comunque Identity & Democracy potrà contare su 73 eurodeputati provenienti da 9 paesi: si tratta del quinto gruppo più numeroso all’interno del Parlamento Europeo, che però al momento è tagliato fuori da ogni trattativa per la formazione della prossima maggioranza.

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Identity & Democracy: il nuovo gruppo di Salvini in Europa

Bene ma non benissimo. Difficile capire se dopo le elezioni europee dello scorso 26 maggio il bicchiere per Matteo Salvini e Marine Le Pen sia da considerarsi mezzo vuoto oppure mezzo pieno.

Se da un lato c’è stato il grande risultato della Lega e di Rassemblement National, rispettivamente primi partiti in Italia e in Francia, alla fine le aspettative della vigilia erano maggiori rispetto al risultato complessivo ottenuto dal loro raggruppamento.

Abbandonata la dicitura Europe of Nations and Freedom, che poteva contare su 37 europarlamentari durante la scorsa legislatura, il nuovo gruppo si chiamerà Identity & Democracy e potrà contare in totale su 73 deputati che, quando ci sarà la Brexit, diventeranno però 77.

  • Lega (Italia) - 28 deputati
  • Rassemblement National (Francia) - 22 deputati
  • AfD (Germania) - 11 deputati
  • FPO (Austria) - 3 deputati
  • Vlaams Belang (Belgio) - 3 deputati
  • Freedom and Direct Democracy (Finlandia) - 2 deputati
  • Svoboda a Přímá Demokracie (Repubblica Ceca) - 2 deputati
  • Dansk Folkeparti (Danimarca) - 1 deputato
  • Ekre (Estonia) - 1 deputato

Nigel Farage invece, in attesa della Brexit, dovrebbe fare di nuovo squadra insieme al Movimento 5 Stelle. PIS del leader polacco Jarosław Kaczyński ha preferito invece guidare l’altro gruppo sovranista ECR, dove c’è anche Fratelli d’Italia, mentre Viktor Orban alla fine non ha voluto abbandonare i Popolari.

Gli spagnoli di Vox con ogni probabilità andranno nel calderone dei Non Iscritti, mentre gli olandesi di Geert Wilders non sono riusciti a superare la soglia di sbarramento rimanendo così fuori dal Parlamento Europeo.

Identity & Democracy sarà così il quinto gruppo per grandezza a Strasburgo, dietro anche ai Verdi, dovendo così riporre momentaneamente nel cassetto ogni velleità di fare quel ribaltone tanto ipotizzato prima del voto.

Senza dubbio però Salvini e la Le Pen adesso hanno aumentato il loro peso all’interno dell’Unione, ma si apprestano a sedere ancora una volta sui banchi dell’opposizione lasciando la governance alla solita triade Popolari-Socialisti-Liberali.

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