In un comizio in provincia di Cuneo, Salvini ha parlato delle europee come di un “referendum tra la vita e la morte”. Di Maio: “L’ultimo che ha parlato di referendum è stato Renzi e non gli è andata bene”.
Matteo Salvini alza la posta in palio per queste elezioni europee. In un comizio a Fossano, in provincia di Cuneo, il leader della Lega ha infatti parlato del voto comunitario come di un “referendum tra la vita è la morte”.
Il principio di fondo di questa campagna elettorale del Carroccio è sempre lo stesso: soltanto con una Lega prima forza in Europa, in Italia ci si può “riprendere le chiavi di casa nostra”.
Per Salvini quindi queste elezioni europee saranno una sorta di referendum sulla Lega, con Luigi Di Maio che a stretto giro ha subito ironizzato ricordando che l’ultimo a fare un discorso del genere è stato Matteo Renzi e “non gli è andata molto bene”.
Salvini e le europee come un referendum
Poco importa che i sondaggi in vista delle elezioni europee del 26 maggio danno i sovranisti in crescita ma ancora minoranza, oppure che per cambiare le regole a Bruxelles serva una unanimità che pregiudica ogni revisione del Fiscal Compact.
Il messaggio che Matteo Salvini in questa campagna elettorale continua a dare è sempre lo stesso: soltanto votando Lega si potrà in qualche modo rottamare la vecchia Europa e ridare maggiore sovranità agli stati nazionali.
Nel suo ultimo comizio a Fossano il vicepremier ha aggiunto però un elemento nuovo, parlando di un voto che sarà una sorta di referendum tra chi sta con lui o contro di lui.
“Ci dovete aiutare ad andare in Europa come primo partito europeo - ha scandito il leader del Carroccio - la Lega primo partito europeo, per andare a riprenderci le chiavi di casa nostra. Il 26 maggio non sono elezioni europee, è un referendum tra la vita e la morte, tra passato e futuro, tra Europa libera e stato islamico basato su precarietà e paura”.
Una mossa azzardata senza dubbio questa di Salvini nel personalizzare il voto, così come fece Renzi con il Referendum del 2016, ma che con ogni probabilità punta alle urne a massimizzare la grande popolarità di cui gode al momento anche al Sud oltre che nella storica roccaforte del Nord.
Di Maio: “come Renzi”
Il paradosso di questa situazione politica in Italia è che a rispondere a Matteo Salvini non è stata l’opposizione ma Luigi Di Maio, ovvero il suo alleato di governo con il quale i rapporti ultimamente non sono proprio dei migliori.
“L’ultimo che ha parlato di referendum è stato Renzi e non gli è andata bene - ha replicato il pentastellato - Io non sfido gli italiani, io li rappresento e voglio lavorare per rappresentarli”.
Secondo Di Maio invece in queste elezioni gli italiano dovranno “ scegliere tra chi si vuole tenere gli indagati per corruzione nelle istituzioni e chi no, chi abbassa le tasse nei comizi e chi lo fa davvero”.
In sostanza Lega e Movimento 5 Stelle stanno facendo una campagna elettorale attaccandosi quotidianamente a vicenda e senza esclusione di colpi. Chiuse le urne, ci sarà poi la resa dei conti all’interno del governo del cambiamento.
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