Nicolas Sarkozy, ex presidente francese, è colpevole di corruzione: lo stabilisce il tribunale di Parigi. I motivi della sentenza.
Il tribunale ha deciso, l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è colpevole di corruzione: si è offerto di aiutare un magistrato ad ottenere un lavoro prestigioso in cambio di un favore.
66 anni, il politico è così condannato a 3 anni - 2 con la condizionale. Date le caratteristiche del sistema giudiziario francese è improbabile che l’ex presidente finisca in galera, anche nel caso in cui non riuscisse a ribaltare la sentenza in sede di appello.
«Sarkozy ha usato il suo status di ex presidente francese», ha spiegato il presidente della giuria Christine Mée durate la lettura della sentenza del tribunale, una colpa che è stata definita «particolarmente grave».
Sarkozy, arriva la sentenza di corruzione: i motivi
La condanna di Sarkozy - che ancora oggi può vantare una certa popolarità in territorio francese - si rivela essere una nuova battuta d’arresto per la sua carriera politica, già zoppicante dopo la mancata rielezione nel 2012.
La sentenza arrivata oggi si basa sull’intercettazione di una telefonata del 2014, due anni dopo aver lasciato la sua carica da presidente.
I fatti risalgono a sette anni fa. Sarkozy avrebbe tentato di ottenere da un magistrato della Corte di cassazione, Gilbert Azibert, delle informazioni riservate che lo riguardavano, e di far annullare il sequestro dei suoi ordini del giorno presidenziali affinché non potessero essere esaminati dagli investigatori. In cambio, Sarkozy avrebbe promesso di intervenire a nome del magistrato in modo da fargli ottenere un incarico di prestigio a Monaco.
In tribunale, Sarkozy ha respinto ogni accusa definendo tale conversazione delle «chiacchiere» interpretate male dai pubblici ministeri.
Tra qualche settimana il politico francese è atteso in tribunale per un’altra accusa, quella di aver superato illegalmente i limiti di spesa elettorale in occasione delle ultime elezioni.
Perché Sarkozy non finirà in prigione
Non è il primo ex presidente francese ad essere processato nella Quinta Repubblica. L’ormai defunto Jacques Chirac era troppo malato per recarsi in tribunale quando è stato definito colpevole nel 2011 di aver abusato dei fondi della città di Parigi.
L’avvocato di Sarkozy, Thierry Herzog, e l’ex magistrato, Gilbert Azibert, hanno ricevuto la stessa condanna del politico francese.
Stando al funzionamento del sistema giudiziario in Francia normalmente non si viene incarcerati quando la condanna detentiva, nel caso di Sarkozy pari a un anno, non supera i due anni; piuttosto viene richiesto di indossare braccialetti elettronici e di rispettare un coprifuoco. Fare appello contro una sentenza di primo grado, infine, ne sospende l’esecuzione.
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