Sciopero mezzi a Roma: oggi venerdì 23 aprile metro, bus e tram a rischio per 4 ore. Ecco gli orari e le fasce garantite.
È l’ennesimo venerdì nero per la Capitale: nella giornata di oggi 23 aprile è stato indetto un nuovo sciopero che metterà a rischio il regolare servizio dei mezzi pubblici di Roma. Lo sciopero è stato indetto da Orsa e sarà valido su tutto il territorio nazionale.
I lavoratori di Atac e Cotral incroceranno le braccia a partire dalle ore 20:30 fino al temine del servizio, proprio per questo motivo durante la giornata non dovrebbero riscontrarsi problemi alla circolazione dei mezzi di trasporto pubblico. Ecco tutti i dettagli sugli orari, le corse interessate e i motivi dello sciopero.
Sciopero mezzi Roma oggi venerdì 23 aprile: orari
Durante lo sciopero a Roma di oggi venerdì 23 aprile, il trasporto pubblico sarà a rischio per 4 ore, dalle 20.30 alle 24. La manifestazione dunque riguarderà solamente gli orari serali, per questo motivo durante il giorno non ci si aspettano dei disagi.
L’agitazione potrebbe coinvolgere i lavoratori di tutta la rete Atac (bus, filobus, tram, metropolitane, ferrovie regionali Roma-Civitacastellana-Viterbo, Roma-Lido e Termini-Centocelle). A rischio anche le corse in fascia notturna delle linee bus 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980. Nelle stazioni metroferroviarie delle linee che resteranno, eventualmente, attive, potrebbero registrarsi anche interruzioni di servizio di scale mobili, ascensori e montascale.
Atac, attraverso una nota sul suo sito ufficiale fa sapere che il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per «n») sarà regolare.
I motivi dello sciopero
Lo sciopero organizzato dal sindacato Orsa, è dovuto all’“esclusione dei lavoratori dei trasporti dalla vaccinazione volontaria in via prioritaria anti-sars-cov2/Covid 19 come si evince dal documento del ministero della Salute del 10 marzo 2021, nonostante questi ultimi siano stati sempre in prima linea, garantendo la mobilità dei cittadini nella fase pandemica che dal febbraio 2020 affligge il Paese Italia”.
In una nota, continua ancora Orsa, “quando a livello governativo sono state indicate le categorie prioritarie da inserire nella campagna volontaria di vaccinazione, questi lavoratori sono stati lasciati inspiegabilmente fuori. E nulla è cambiato con il recente protocollo ministeriale sottoscritto da sindacati e associazioni datoriali”.
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