Smart working: per la proroga spunta la nuova data del 31 ottobre. Ecco per chi

Teresa Maddonni

27 Luglio 2021 - 11:48

Smart working prorogato fino al 31 ottobre per i lavoratori fragili dipendenti pubblici e privati dal decreto del 23 luglio. Non vengono però riconosciute tutte le tutele. Vediamolo nel dettaglio.

Smart working: per la proroga spunta la nuova data del 31 ottobre. Ecco per chi

Smart working: per la proroga spunta la nuova data del 31 ottobre introdotta dal decreto del governo su green pass e altre misure.

Ma per chi è prevista la proroga dello smart working fino al 31 ottobre a partire dal 1° luglio?

La norma riguarda i lavoratori fragili. Per i lavoratori fragili dipendenti pubblici e privati alcune tutele erano state prorogate dal decreto Sostegni n.41 di marzo 2021 convertito nella legge n.69 del 21 maggio fino al 30 giugno, compreso lo smart working semplificato.

Per i lavoratori in generale lo smart working senza accordo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021, laddove poi la stessa sorte è toccata allo stato di emergenza.

Per i lavoratori fragili con il decreto n.105 del 23 luglio 2021 lo smart working viene prorogato nella modalità semplificata fino al 31 ottobre con validità retroattiva al 1° luglio, ma l’assenza da lavoro non viene equiparata, in caso di inapplicabilità dello stesso, al ricovero ospedaliero come è stato fino al 30 giugno. Vediamolo nel dettaglio.

Smart working: proroga fino al 31 ottobre per i lavoratori fragili

Lo smart working viene prorogato fino al 31 ottobre per i lavoratori fragili che siano dipendenti pubblici o privati. A prevederlo, con effetti a far data dal 1° luglio 2021, è il decreto con le nuove misure per l’emergenza del governo.

Con l’articolo 9 - Proroga delle misure emergenziali in materia di disabilità la data del 30 giugno viene sostituita da quella del 31 ottobre e si applica quindi, a partire dal 1° luglio 2021, la disciplina di cui all’articolo 26, comma 2 -bis , del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 (il decreto Cura Italia dello scorso anno).

Il suddetto articolo 26 al comma 2-bis stabilisce che i lavoratori fragili “svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.”

Per i lavoratori fragili lo smart working, anche con adibizione a diversa mansione, viene prorogato fino al 31 ottobre, ma ancora una volta c’è un ritardo nel garantire la tutela in caso di assenza e impossibilità a svolgere il lavoro da remoto.

Lo smart working fino al 31 ottobre riguarda “i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità.”

Smart working fino al 31 ottobre: nessuna tutela in caso di assenza per i lavoratori fragili

Lo smart working fino al 31 ottobre viene prorogato per i lavoratori fragili ma non viene riconosciuta una tutela fondamentale ovvero l’assenza equiparata al ricovero ospedaliero scaduta lo scorso 30 giugno e non rinnovata.

Anche verso la fine del 2020, con le numerose proroghe che si sono succedute, la tutela dell’assenza da lavoro dei lavoratori fragili equiparata al ricovero ospedaliero era stata dimenticata. Con la conversione in legge del decreto, anche con effetto retroattivo, la norma potrebbe essere ripristinata.

Ricordiamo nel dettaglio che fino al 30 giugno i lavoratori fragili che non hanno svolto il lavoro in modalità agile si sono visti tuttavia riconoscere la tutela dell’assenza da lavoro equiparata al ricovero ospedaliero con la relativa indennità. Il decreto Sostegni aveva anche stabilito che i periodi di assenza dal lavoro fossero esclusi dal periodo di comporto della malattia.

Una tutela come abbiamo detto non prorogata, come lo smart working al 31 ottobre, per i lavoratori fragili; non è escluso tuttavia che si vada a intervenire con un emendamento successivo in tal senso come è già accaduto in precedenza.

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