Stato di emergenza fino al 31 ottobre? Spunta nuova data

Fiammetta Rubini

14/07/2020

Stato di emergenza fino al 31 ottobre? Spunta nuova data

Quando finirà lo stato d’emergenza in Italia? L’intenzione del Governo di posticipare la data di fine stato d’emergenza in origine fissata per il 31 luglio ha animato il dibattito e acceso le polemiche.

Dopo aver annunciato l’eventuale proroga fino al 31 dicembre - notizia che ha sollevato un vero e proprio polverone tra i banchi della politica, adesso spunta una nuova data che mette d’accordo tutti.

Giuseppe Conte è stato accusato di voler estendere lo stato d’emergenza fino a fine anno non per motivi di emergenza sanitaria, ma per poter governare senza le ingerenze del Parlamento per altri sei mesi.

Fine stato d’emergenza: 31 ottobre nuova ipotesi

Sulla proroga dello stato d’emergenza il premier avrebbe fatto dietrofront rispetto a quanto precedentemente annunciato. Non più 5 mesi, ma 3, con il 31 ottobre come nuova data ipotetica.

Al momento, comunque, si tratta di indiscrezioni. Nessuna decisione è stata presa, e l’intenzione è quella di procedere gradualmente. Come precisato da Conte, “c’è tempo per decidere fino a fine luglio e sarà una decisione che coinvolgerà tutto il Parlamento”.

Proroga stato d’emergenza: è polemica

Mentre il rumor del 31 ottobre ha suscitato reazioni più compiacenti tra le file del PD, i partiti di destra continuano a criticare a prescindere l’intenzione di prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 luglio. Secondo la leader di FdI Giorgia Meloni non ci sarebbero i presupposti e i veri motivi sono politici. Matteo Salvini, invece, sostiene che in due terzi dell’Italia le terapie intensive sono sotto controllo e non ci sono contagi e ricoveri.

Finché permane lo stato d’emergenza in Italia - proclamato in casi straordinari di necessità e urgenza - il presidente del Consiglio può varare norme e misure atte a contenere la diffusione del virus o a spegnere eventuali nuovi focolai. Conte potrà continuare, quindi, a emanare decreti con cui limita la libertà dei cittadini senza dover chiedere l’ok delle due Camere.

Conte è stato accusato di voler fare come Orban, che si è preso pieni poteri approfittando del coronavirus. “Io non ho né voglio pieni poteri”, ha detto il premier, aggiungendo che le elezioni regionali si terranno nella data stabilita e che il Parlamento non sarà mai scavalcato.

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