Graduatorie Provinciali Supplenze: aggiornamento punteggio e nuovi inserimenti per il biennio, ma gli aspiranti insegnanti rischiano sanzioni. Chi viene escluso e quando secondo l’ordinanza in arrivo.
In arrivo l’ordinanza del Miur sulle supplenze tramite GPS 2022-2024, le graduatorie provinciali che permettono di entrare nel mondo della scuola anche senza servizio, quindi se in possesso della sola laurea magistrale e dei 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche.
Con la nuova ordinanza - per il momento ancora in bozza e in merito alla quale i sindacati stanno facendo pressioni per avere delle modifiche - verrebbero introdotte anche sanzioni che decretano pertanto quando e chi viene escluso dalle GPS supplenze.
La riapertura delle Graduatorie Provinciali Supplenze 2022-2024 permette di aggiornare il punteggio e consente nuovi inserimenti. La loro validità è biennale e infatti l’ultimo aggiornamento è avvenuto nel 2020 con l’allora ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Ricordiamo che in queste ore sono arrivate anche le prime notizie circa l’intervento normativo del Miur su abilitazione e concorsi per i docenti.
Vediamo allora quali sono le prime anticipazioni sulle novità e sulle sanzioni per le GPS supplenze in attesa dell’ufficialità e delle conferme.
Supplenze GPS 2022-2024, novità sanzioni: i casi di esclusione
Le novità per le supplenze GPS 2022-2024 riguardano i casi di esclusione dei docenti per il prossimo anno scolastico che al momento, secondo quanto anticipa Orizzontescuola.it, apparirebbero nella bozza dell’ordinanza del Miur.
Le GPS servono ad attribuire le supplenze al 30 giugno o al 31 agosto per posti comuni e di sostegno e si dividono in prima e seconda fascia. Si ricorre alle GPS in una fase successiva all’esaurimento delle GAE, mentre si ricorre alle graduatorie d’Istituto, di competenza dei dirigenti scolastici, per l’attribuzione di supplenze temporanee. Le sanzioni che verrebbero introdotte con la nuova ordinanza prevedono l’esclusione dei docenti da GAE e GPS in tre casi specifici:
- rinuncia all’incarico;
- mancata presa di servizio;
- abbandono della supplenza.
Ma come funziona la sanzione?
La rinuncia all’assegnazione della supplenza attribuita, la mancata presa di servizio entro il termine previsto o anche l’abbandono dello stesso una volta firmato il contratto comporterebbe, stando a quanto si legge nella bozza dell’ordinanza anticipata da Orizzontescuola.it, la perdita della possibilità di conseguire supplenze al 31 agosto o al 30 giugno, sia sulla base delle GAE che delle GPS e in ultimo sulla base delle graduatorie d’istituto, per tutte le classi di concorso di ogni grado d’istruzione per le quali si possiedono i titoli per l’anno scolastico di riferimento.
Al momento, stando a quanto riferiscono i sindacati, sembrerebbe che il Miur non sia disposto a intervenire sulle sanzioni, sebbene abbia ceduto su altri punti.
Le GPS dovrebbero essere aggiornate, stando sempre alle prime anticipazioni non ufficiali, tra il 19 aprile e il 9 maggio 2022. In un secondo momento, quindi in estate come accaduto lo scorso anno, andrebbe indicata la provincia per l’attribuzione delle supplenze al 30 giugno o al 31 agosto.
Ricordiamo che le supplenze da GPS, stando a quanto accaduto negli ultimi due anni, vengono attribuite per:
- supplenze annuali per la copertura dei posti comuni e di sostegno disponibili fino al 31 dicembre e che rimangono tali tutto l’anno, quindi al 31 agosto;
- supplenze annuali per la copertura dei posti comuni e di sostegno disponibili fino al 31 dicembre e che rimangono tali fino al termine delle lezioni, quindi al 30 giugno
leggi anche
Scuola, novità per i prof: cambiano l’abilitazione e i concorsi, arrivano gli aumenti di stipendio
Supplenze GPS 2022-2024: le richieste dei sindacati
Secondo il comunicato di ieri di Cisl Scuola, dal confronto di venerdì 8 aprile tra i sindacati e la Direzione Generale del Personale del Miur sulla bozza dell’ordinanza per l’aggiornamento delle GPS è emersa la volontà dell’amministrazione di accettare alcune delle proposte dei primi sebbene non ci siano segni di cedimento sulla questione sanzioni.
Si legge nel comunicato dell’11 aprile che l’Amministrazione ha accolto alcune delle richieste che erano state avanzate dalla CISL Scuola e nel dettaglio:
- gli aspiranti che al momento della presentazione della domanda non avranno ancora maturato i 180 giorni di servizio (requisito necessario sia per maturare il terzo anno su sostegno sia per raggiungere il punteggio annuale massimo) potranno dichiarare l’intero periodo di servizio come da contratto di supplenza in atto. Lo stesso vale per le supplenze conferite dal 1° febbraio fino agli scrutini. Dovrebbe poi essere inserita una successiva funzione per confermare l’effettivo servizio.
- viene accolta la richiesta di prorogare dal 15 al 20 luglio il termine per sciogliere la riserva sul conseguimento del titolo di specializzazione o del titolo abilitante.
Scrive inoltre il sindacato nel comunicato che “nessuna disponibilità è stata invece manifestata rispetto alle richieste di attenuazione delle nuove sanzioni previste in caso di rinuncia o abbandono delle supplenze.”
Conclude inoltre Cisl Scuola:
“È stato inoltre richiesto, ancora una volta, di correggere alcune regole che sono state alla base dell’attribuzione delle supplenze con procedura informatizzata e che verrebbero invece riproposte senza modifiche nella nuova ordinanza. In particolare la CISL Scuola ha sostenuto la necessità che il tema sia fatto oggetto di confronto a livello politico, al fine di verificare se vi sia la disponibilità a ricercare soluzioni che salvaguardino l’azione amministrativa ma al contempo tutelino doverosamente i diritti di posizione degli aspiranti, prevenendo il possibile insorgere di contenzioso.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA