Secondo il Financial Times, il G7 sarebbe pronto ad approvare la tassa minima globale sulle multinazionali proposta da Joe Biden nei mesi scorsi. Le prossime tappe in vista dell’accordo.
I Paesi del G7 potrebbero raggiungere presto un accordo per istituire una tassa minima globale sulle multinazionali.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, le sette economie più avanzate del mondo già il 28 maggio potrebbero siglare una prima bozza di intesa, con la prima imposta internazionale sulle società pronta a partire ufficialmente dal prossimo luglio.
L’accelerazione è avvenuta dopo che gli Stati Uniti hanno accettato di abbassare l’aliquota dal 21%, inizialmente proposta dal Governo Biden, al 15%, con la nuova percentuale che ha trovato l’appoggio di Italia, Germania e Francia.
In caso il G7 ufficializzasse l’istituzione della tassa minima sulle multinazionali, questa potrebbe essere inserita come prerequisito per tutti gli Stati che vogliano accedere ai negoziati OCSE.
Tassa minima sulle multinazionali, G7 pronto all’approvazione
Daniele Franco, ministro dell’Economia del Governo Draghi, ha dichiarato come l’ultima proposta statunitense sia un passo importante e segna la direzione in cui le prospettive per questa intesa sono ormai sempre più concrete.
Secondi gli osservatori, si tratterebbe della più grande scossa sulla tassazione delle società private a livello mondiale nell’ultimo secolo.
Infatti, questa sarebbe in grado di ridurre lo spostamento delle sedi delle grandi società nei cosiddetti paradisi fiscali, oltre a colpire anche le big tech, spesso accusate di incassare profitti elevati, pagando imposte quasi nulle.
Una tassa di questo tipo impedirebbe ad esempio un caso come quello di Amazon che nel 2020 ha registrato un fatturato di 44 miliardi di euro solamente in Europa senza pagare alcun tributo, grazie alla registrazione della propria sede legale in Lussemburgo.
Le prossime tappe per l’accordo
Se l’Italia e la Germania hanno annunciato il pieno sostegno alla riforma, Francia e Regno Unito avrebbero posto alcuni paletti negli ultimi incontri. In particolare, Boris Johnson starebbe spingendo per attribuire una maggiore importanza nel far pagare i contributi fiscali nel luogo dove vengono generati i profitti.
I ministri dell’Economia del G7 hanno in programma quindi una serie di incontri di cruciale importanza per il raggiungimento di un patto per la tassazione minima globale.
Il primo si terrà virtualmente il 28 maggio, mentre il prossimo 4 e 5 giugno i responsabili delle finanze degli Stati coinvolti si troveranno riuniti fisicamente a Londra.
Infine, i Capi di Stato e di Governo si incontreranno in Cornovaglia dall’11 al 13 giugno e, in quest’occasione, potrebbero annunciare pubblicamente la firma del trattato.
In caso di fumata bianca, quindi, Joe Biden potrebbe conseguire il suo primo risultato in politica estera, cambiando radicalmente pagina dopo i 4 anni di isolazionismo economico osservato con Donald Trump.
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