Nella trimestrale Netflix, con la fine del lockdown si prevede una scarsa crescita dei nuovi abbonati: titolo giù
La trimestrale Netflix ha rivelato, subito dopo la chiusura di Borsa, i risultati economici relativi al secondo quarto del 2020, rivelando di aver mancato le attese degli analisti sull’EPS nonostante ricavi superiori alle previsioni. Le azioni del colosso dello streaming sono crollate fino a -9% dopo che Netflix ha fornito per il Q3 una deludente guidance sulla crescita dei nuovi abbonamenti.
La compagnia ha anche annunciato che il Chief Content Officer Ted Sarandos diventerà co-CEO insieme all’attuale CEO Reed Hastings. Sarandos manterrà il suo ruolo e si unirà al board.
Trimestrale Netflix Q2, i dettagli
Netflix ha riportato una trimestrale deludente, relativa al primo quarto che riflette il pieno impatto della pandemia di coronavirus.
Nello specifico, la piattaforma di streaming ha riportato:
- Utile per azione (EPS): $1,59 contro $1,81 previsto da Refinitiv;
- Ricavi: $6,15 miliardi contro $6,08 miliardi previsti da Refinitiv;
- Incremento globale di abbonati paganti: 10,09 milione contro 8,26 milioni attesi da FactSet.
Per il terzo trimestre del 2020, Netflix ha fornito una guidance sui ricavi di $6,33 miliardi, un numero minore rispetto alle stime degli analisti di Refinitiv ($6,40 miliardi). Sempre per il Q3 prevede un EPS di $2,09, superiore alle previsioni ($2,01).
Con la fine del confinamento, la compagnia ha detto di aspettarsi solo 2,5 milioni di nuovi abbonati nel Q3, molto al di sotto delle stime degli analisti (5,27 milioni).
Nel documento sulla trimestrale Netflix, la compagnia ha spiegato agli azionisti il numero deludente affermando che “la crescita rallenta mentre i consumatori escono dall’iniziale shock della COVID e delle restrizioni sociali”.
La società ha detto inoltre di aver aggiunto il social network TikTok fra i propri rivali.
“La crescita di TikTok è incredibile, mostra la fluidità dell’intrattenimento su internet”, ha scritto la compagnia. “Ma invece di preoccuparci di tutti questi competitor, noi continuiamo a essere fedeli alla nostra strategia provando a migliorare il nostro servizio e i contenuti ogni quarto più veloce dei nostri rivali”.
Netflix, no impatto coronavirus su contenuti originali
Netflix ha aggiunto di non aspettarsi un impatto sull’arrivo di nuovi contenuti a causa delle chiusure produttive. La produzione è stata certamente rallentata in Paesi molto colpiti dalla pandemia come Brasile e in India, ma in Europa è già ripresa mentre in Corea non si è quasi mai arrestata.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti sono già in produzione due film e due lungometraggi animati in stop motion. Il rallentamento della produzione farà posticipare alcuni grossi titoli verso la fine del 2021, ma il “numero totale di originali per l’intero anno sarà comunque più alto del 2020”.
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