Facebook e Twitter in forte ribasso dopo la decisione di Trump: il presidente ha firmato un ordine esecutivo contro i social network. Cosa prevede?
Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo contro i social network che ha imposto alle azioni di colossi quali Twitter e Facebook di imboccare vistosamente la via del ribasso nell’ultima seduta di Wall Street.
La decisione del presidente non è giunta come un fulmine a ciel sereno. Negli ultimi giorni, in occasione dello scontro e delle discussioni avute con il social cinguettante di Jack Dorsey, l’inquilino della Casa Bianca ha ripetutamente minacciato una stretta sulle piattaforme che non è tardata ad arrivare.
Vista la delicatezza e l’importanza della questione, il mondo intero si è chiesto cosa prevede l’ordine esecutivo firmato da Trump contro i social e per quale motivo le azioni di Twitter e Facebook hanno reagito così negativamente a Wall Street.
Tonfo dei social: cosa prevede l’ordine esecutivo di Trump
L’ordine esecutivo ormai firmato ha trovato ragion d’essere nello scontro esploso tra il tycoon e Twitter. Il social a quanto pare avrebbe corretto due tweet del presidente che equiparavano il voto per corrispondenza ai brogli.
I post sono stati giudicati ingannevoli, cosa che ha scatenato le ire di Trump e gli ha imposto di passare dalle parole ai fatti.
Dopo sole 48 ore dallo scontro, il presidente ha firmato il temuto ordine esecutivo che ha colpito le azioni Twitter e anche quelle di Facebook a Wall Street. La nuova norma ha avuto come obiettivo specifico quello di limitare l’immunità penale dei social media, esponendoli al rischio di essere perseguiti per vie giudiziarie.
Secondo le accuse di Trump, queste piattaforme fanno del vero e proprio attivismo politico e non sono imparziali quando si tratta di moderare i tweet e i post in generale. Da qui la necessità di far cadere uno “scudo” che fino ad ora le ha protette.
Molto probabilmente i social network daranno battaglia al presidente presentando ricorso in tribunale contro l’ordine esecutivo. La questione, più delicata che mai vista la posta in gioco e le discussioni sulla libertà di espressione, continuerà ad essere monitorata con attenzione.
Nel frattempo, le azioni Twitter hanno reagito alla firma di Trump con un tonfo di oltre il 4% mentre Facebook ha bruciato più del singolo punto percentuale nell’ultima seduta di Wall Street.
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