UE: PIL pre-crisi già nel 2022, anche in Italia? Le stime di Bruxelles

Violetta Silvestri

11/02/2021

La Commissione UE ha aggiornato le stime di crescita con le previsioni economiche d’inverno 2021. Cosa aspettarsi per l’Italia e per la zona euro?

UE: PIL pre-crisi già nel 2022, anche in Italia? Le stime di Bruxelles

Previsioni economiche UE dalla Commissione: Gentiloni ha presentato le stime aggiornate sulla crescita del continente e dell’Eurozona.

Cosa aspettarsi? Una ripresa del PIL a livelli pre-pandemia già nella metà del 2022, ma non per tutti. L’Italia resta tra i Paesi osservati speciali, con uno slancio della sua economia meno marcato di altri Stati.

Focus, ovviamente, anche sulle risorse del Recovery Fund e sul ritmo delle vaccinazioni. Tutte le previsioni economiche UE per il prossimo futuro.

Crescita economica in Europa: le nuove stime

Pandemia, vaccini, Next Generation EU e PIL dei singoli Stati protagonisti delle previsioni invernali della Commissione UE.

Da Bruxelles sono arrivati segnali di cauto ottimismo, con le incertezze legate alla pandemia a pesare ancora sul pieno rilancio.

Nello specifico, l’economia europea si riprenderà più lentamente quest’anno poiché il coronavirus mantiene una stretta presa sulla regione e la campagna di vaccinazione ha trovato finora ostacoli inattesi.

La Commissione ha tagliato le sue previsioni per la crescita dell’area euro per il 2021 al 3,8%, che sarà la stessa nel 2022, in rialzo da un calo del 6,8% nel 2020. In precedenza, le aspettative erano di un +4,2% nell’anno in corso e di un +3,0% nel 2022, con un tonfo nel 2020 calcolato al 7,8%.

Le stime dipendono “in modo cruciale” dalle misure di contenimento dei virus che inizieranno ad essere allentate verso la fine del secondo trimestre, con la prospettiva di una completa eliminazione a fine anno.

Se queste ipotesi sono valide man mano che i cittadini vengono vaccinati, il PIL dovrebbe raggiungere il livello pre-crisi a metà del 2022, prima di quanto previsto in precedenza. Tuttavia, la ripresa sarà irregolare e Spagna e Italia non supereranno quello spartiacque entro la fine del prossimo anno.

In generale, ha affermato Gentiloni: “uno su quattro avrà bisogno di più tempo. Inoltre, nessun membro tornerà nel 2022 alle proiezioni di crescita che aveva prima della crisi”

Effetto Recovery Fund sul PIL

Un’attenzione particolare è ovviamente rivolta all’impatto del Recovery Fund, che intanto ha incassato anche il via libera del Parlamento UE per quanto riguarda il suo regolamento.

Gentiloni ha ribadito che “considerando uno stimolo di sei anni, il livello del PIL 2021-2026 potrebbe essere più alto del 3%-3,5% rispetto a uno scenario senza Recovery.”

Proprio gli Stati con un Prodotto Interno Lordo sotto la media dovrebbero ricevere la spinta maggiore dalle ingenti risorse europee. E, soprattutto, da piani di riforme e investimenti davvero efficaci.

Le previsioni UE per l’Italia

Quali previsioni per il nostro Paese? Le stime sull’Italia sono state così riformulate: PIL a -8,8% nel 2020, in ribasso meno del previsto e in crescita del 3,4% nel 2021 “a causa del riporto negativo del quarto trimestre 2020 e la partenza debole di quest’anno.”

Nel 2022 la spinta sarà pari al 3,5% ma il livello pre-crisi per l’Italia non tornerà se non alla fine del 2022 e anche questo traguardo potrebbe essere a rischio.

Tutta da conteggiare, in positivo, la svolta economica per il Belpaese con Draghi alla presidenza del Consiglio e l’avvio del Recovery Fund. Gentiloni ha espresso massima fiducia.

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