UE sempre più sostenibile: il Recovery Fund chiama l’Europa alla svolta verde. E il debito comune per finanziare la ripresa sarà orientato sui green bond, parola di Gentiloni.
Finanza verde: questo l’imperativo dell’UE, che sta spingendo sui green bond.
Le obbligazioni orientate ai progetti sostenibili saranno uno degli strumenti portanti della ripresa economica europea. Il debito comune che si appresta a emettere il vecchio continente per finanziare il Recovery Fund dovrà incentrarsi anche sui green bond.
Quali ambizioni sostenibili dell’UE? Le parole di Gentiloni.
UE: debito comune all’insegna dei green bond
L’importante piano europeo di rilancio economico tramite debito comune sta per debuttare sui mercati obbligazionari.
Oltre alla novità di bond emessi a titolo di debito comunitario, l’UE spinge molto sulla finanza verde.
Gentiloni ha quindi specificato il ruolo delle obbligazioni “verdi” nel trovare risorse per il NextGenerationEU:
“Noi abbiamo deciso che il 30% delle emissioni del debito comune avverranno tramite green bond”
L’ottimismo è quindi duplice: sul piano delle risorse necessarie per il rilancio europeo e su quello della sostenibilità, ormai obiettivo irrinunciabile dell’UE.
Gentiloni ha giustificato tale positività sull’emissione di nuovo debito con queste parole durante il Festival dell’Economia di Trento:
“Abbiamo un precedente, Sure di sostegno agli schemi tipo cassa integrazione, dove abbiamo raccolto quasi 100 miliardi con dei livelli di domanda di 15-16 volte superiore all’offerta.... In sintesi io penso che nelle prossime settimane andremo sui mercati, che l’accoglienza sarà credo molto favorevole e che quindi il famoso pre-finanziamento del 13% sarà possibile prima della pausa estiva, quindi entro fine luglio”
Con il via libera delle risorse per il NextGenerationEU e i piani nazionali di ripresa si comincerà a concretizzare anche la svolta green europea. Con quali strumenti?
Le ambizioni verdi dell’UE
In occasione di “Euronext Esg Summit - Financing the Blue and Green Economy”, Gentiloni ha sottolineato l’impegno in prima linea dell’Europa sul fronte sostenibilità.
Finanza, crescita economica e lotta ai cambiamenti climatici vanno ormai di pari passo. E l’UE vuole fare la differenza. Come?
Non solo green bond e New Green Deal, carta di identità della nuova Commissione europea. Il target è il 55% di emissioni in meno entro il 2030 attraverso 12 proposte che arriveranno dall’istituzione UE a luglio e, soprattutto, i requisiti del Recovery Fund.
Come noto, il 37% degli investimenti nei piani nazionali dovranno essere nella transizione verde.
E poi ci sarà il focus sulla tassazione green, per “favorire un comportamento sostenibile e scelte giuste. Aggiorneremo per questo la nostra direttiva sulla tassazione energetica. L’impegno europeo su questo è chiaro, la sostenibilità è oggi la nostra strategia per la crescita”
Così ha spiegato Gentiloni, in attesa dell’emissione del debito comune, anche attraverso green bond.
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