USA: ok dal Senato al piano da $1.000 mld. Quali titoli in focus?

Violetta Silvestri

11 Agosto 2021 - 12:36

USA: via libera del Senato al piano per le infrastrutture da $ 1.000 miliardi. Il pacchetto, considerato rivoluzionario per la sua portata, avrà un impatto anche in Borsa. I titoli in focus.

USA: ok dal Senato al piano da $1.000 mld. Quali titoli in focus?

USA: c’è la svolta al Senato con l’ok bipartisan al piano per le infrastrutture da $ 1.000 miliardi.

Dopo l’annuncio del compromesso raggiunto tra le due forze politiche a giugno, ora la Camera Alta ha acceso la luce verde sul maxi piano che si preannuncia rivoluzionario.

Ora toccherà ai deputati statunitensi approvare il pacchetto di misure miliardario. L’iter potrebbe ancora presentare ostacoli, considerando che i democratici intendono dare il via libera al piano sulle infrastrutture solo se sarà accolto l’altra grande progetto da 3.500 miliardi di dollari incentrato su politiche sociali e climatiche.

Intanto, il passa in avanti del piano USA da $ 1.000 miliardi sta interessando già anche le Borse: quali titoli in focus?

USA, cosa prevede il piano da $ 1.000 mld?

Giornata importante quella di martedì 10 agosto 2021.
Il Senato USA ha approvato un disegno di legge sulle infrastrutture da $ 1.000 miliardi, in quella che si preannuncia come una grande vittoria per il presidente Joe Biden.

Diciannove repubblicani, tra cui il leader della minoranza al Senato Mitch McConnell, si sono uniti a tutti i democratici nella Camera alta del Congresso per sostenere il disegno di legge in una rara dimostrazione di bipartitismo in una Washington ferocemente divisa.

Il Senato, che è diviso equamente tra democratici e repubblicani, ha votato 69-30 a favore, con un’astensione repubblicana.

Nel dettaglio, Il disegno di legge riautorizza la spesa per i programmi federali esistenti di lavori pubblici e riversa nuovi $ 550 miliardi in progetti idrici, rete elettrica e sforzi per la sicurezza.

Il pacchetto comprende 110 miliardi di dollari per strade, ponti e altri progetti, 66 miliardi di dollari per le ferrovie, 65 miliardi di dollari per Internet a banda larga e 55 miliardi di dollari per i sistemi idrici.

Alcuni analisti affermano che gran parte dell’impatto positivo del disegno di legge sull’economia è già stato prezzato nei mercati finanziari, ma è possibile che si possa godere di un ulteriore impulso per le azioni, soprattutto perché permangono le preoccupazioni sul potenziale danno della variante Delta.

Il pacchetto peserà sul debito?

Il piano infrastrutturale era inizialmente di $ 2.300 miliardi, per poi ridursi in modo da offrire concessioni politiche necessarie per l’approvazione. Il pacchetto include molti meno finanziamenti di quelli desiderati per la sostituzione dei tubi di piombo, il transito e i progetti di energia pulita, tra le altre voci.

Per finanziare le nuove spese, gli analisti hanno affermato che molto probabilmente il Governo avrebbe dovuto indebitarsi pesantemente. Il Congressional Budget Office ha dichiarato che la legislazione avrebbe aggiunto $ 256 miliardi al deficit in 10 anni, contraddicendo le affermazioni dei suoi autori secondo cui il loro conto sarebbe stato interamente pagato.

Il piano USA da $1.000 muove i mercati, quali titoli in focus?

La notizia della luce verde al pacchetto storico da 1.000 mld di dollari sta risuonando nei principali mercati finanziari.

Anche a Piazza Affari gli investitori si chiedono come lo stimolo straordinario USA spingerà alcune quotate italiane.

Secondo gli analisti di Equita, questi titoli potrebbe trovare slancio dal pacchetto USA: Buzzi Unicem, Prysmian, Cementir, Webuild, Cnh, Interpump, Falck Renewables e Enel.

Negli USA, invece, gli analisti fanno notare che un popolare exchange-traded fund che offre esposizione a titoli che trarrebbero beneficio da un progetto di legge sulle infrastrutture, il Global X US Infrastructure Development ETF PAVE, è aumentato del 2,2% martedì ed è cresciuto del 4,7% negli ultimi 30 giorni.

PAVE detiene 100 titoli, con società a piccola e grande capitalizzazione, che traggono almeno il 50% dei ricavi dalla costruzione di infrastrutture, dalla fornitura di materiali e attrezzature e dai servizi correlati negli Stati Uniti.

Edward Moya, analista di Oanda, ha affermato che il pacchetto infrastrutturale, se dovesse essere approvato rapidamente dalla Camera, è molto costruttivo nel “guidare il commercio ciclico”, soprattutto perché sono evidenti le preoccupazioni legate al Covid.

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