Vacanze a Venezia, dal 2022 numero chiuso di turisti: cosa cambia

Giorgia Bonamoneta

20/08/2021

Come saranno le vacanze del futuro? Forse come a Venezia, con tornelli a pagamento e numero chiuso per i turisti. Il piano è riqualificare la città e rendere onore a un turismo intelligente e green.

Vacanze a Venezia, dal 2022 numero chiuso di turisti: cosa cambia

Venezia torna a essere invasa dai turisti e come ogni anno (eccezion fatta per i numeri del 2020) questi hanno creato non pochi disagi. Non è tanto il comportamento dei singoli individui, anche se in queste ore sta facendo il giro del web il video di una coppia di giovani che si sono immersi tra i canali della laguna, quanto il numero poco gestibile.

File e assembramenti per le gondole e i traghetti e un generale rispetto per le norme di sicurezza poco attento e scostante. Con queste premesse il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, torna a parlare di tornelli e numero chiuso per i turisti in visita nella città. Si pensa quindi alle vacanze del futuro, più green e più attente a rispettare l’ambiente.

Il piano questa volta non è più quello di limitare soltanto l’ingresso per migliorare i controlli, come aveva già annunciato nel 2019 l’amministrazione comunale; l’iniziativa, presentata l’11 luglio scorso, ha come obiettivo quello di rendere Venezia la capitale mondiale della sostenibilità.

Troppo turisti, Venezia diventa a numero chiuso

Dopo la calca di questa calda estate 2021, Venezia è pronta a diventare capitale della sostenibilità e un primo passo è proprio quello della chiusura della città a un limite massimo di turisti.

Saranno previste forti limitazioni alla circolazione nella laguna, soprattutto per i turisti in visita. Il piano è di investire nell’installazione di tornelli sparsi nei luoghi più a rischio assembramento e in maniera strategica nei luoghi di maggior interesse. “Ci saranno dei tornelli come quelli del supermercato - aveva detto il sindaco alla presentazione della Fondazione per Venezia Capitale mondiale della Sostenibilità - e con un’app si potrà passare, in base alla disponibilità che si ha”.

Il nuovo obiettivo della ricomparsa dei tornelli è quello di evitare resse e disagi fin quando la pandemia sarà in corso, ma anche di investire nella sostenibilità della città, come proposto dalla Fondazione. Non mancano ovviamente le critiche, in questo caso da parte di Monica Sambo (PD) che rimprovera all’amministrazione sei anni di pigrizia sul piano di gestione e programmazione del turismo, di cui Venezia soffre molto ogni anno. “Il Comune ha ricevuto innumerevoli risorse statali - ricorda il capogruppo comunale (NdR. basta solo ricordare i 10 milioni del Patto per Venezia) - che la giunta Brugnaro ha deciso di destinare per altre funzioni assolutamente non condivisibili, come ad esempio i milioni di euro dirottati sul Salone nautico”.

Quanto costerà l’ingresso e a quanti sarà permesso ogni giorno?

Per ora non si conoscono i dettagli dell’iniziativa, ma facendo riferimento alle limitazioni previste in passato si può provare a immaginare i vari costi e i limiti di persone che entreranno in vigore nel prossimo futuro. Per esempio i costi erano così suddivisi:

  • quota base a 3 euro
  • giorni ordinari 6 euro
  • bollino rosso 8 euro
  • bollino nero 10 euro

Chi era esentato dal pagamento della quota d’ingresso erano ovviamente i residenti, ma anche:

  • chi paga la tassa di soggiorno
  • i residenti della provincia
  • i titolari della tesser Venezia Unica (abilitata per la navigazione)
  • i bambini sotto i 6 anni
  • disabili gravi e accompagnatori
  • degenti in strutture sanitarie o pazienti che seguono terapie
  • chi partecipa a competizioni sportive
  • forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari
  • conviventi e parenti (fino al terzo grado) dei residenti

L’obiettivo nel 2019 era quello di usare i soldi per garantire una maggiore sicurezza e sorveglianza, potendosi permettere di assumere nuovi vigili urbani sul territorio.

Fondazione Venezia capitale mondiale della sostenibilità

L’iniziativa dei tornelli fa parte della più grande progetto della Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità” inaugurato nella giornata della Conferenza sul Clima al G20 Economia. Per il progetto sono previsti dai 2,5 ai 4 miliardi di euro, tra pubblici e privati, per rilanciare il territorio come polo di energie alternative e per la riqualificazione urbana.

Inoltre Venezia è un patrimonio artistico e culturale che va conservato con estrema cura. Per concludere con le parole di Renato Brunetta, Ministro della pubblica amministrazione: “Ecco il momento Italia, il momento Venezia. Venezia, la più antica città del futuro”.

Possiamo quindi provare a immaginare le vacanze a Venezia del prossimo futuro, con forti disagi per molti forse, ma con un occhio di riguardo per la città, per l’ambiente e anche per i cittadini residenti che ogni anno si scontrano con un’onda di turismo mal gestita.

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