Variante Delta: rischio quarta ondata dopo l’estate, ma c’è una buona notizia

Fiammetta Rubini

02/07/2021

Nuove varianti, pochi vaccini, fine delle restrizioni: le condizioni per una nuova ondata di casi Covid-19 in autunno in Europa ci sono tutte, avverte l’OMS. Ma c’è un modo per evitarla.

Variante Delta: rischio quarta ondata dopo l’estate, ma c’è una buona notizia

Una nuova ondata di Covid a causa della variante Delta, se non verranno aumentati gli sforzi per controllare il virus: questo lo scenario che rischia l’Europa secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.

L’avvertimento arriva da Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’OMS.

Anche in Italia, dove la variante Delta è presente in quasi tutte le regioni, l’allerta è alta. Si teme un aumento dei contagi come nel Regno Unito e non si può escludere il ritorno di lockdown a ottobre.

La variante Delta è considerata due volte più contagiosa del ceppo originale, ed entro agosto è destinata a diventare dominante in Europa, secondo gli esperti.

La buona notizia è che i vaccini approvati in Europa risultano efficaci contro tutte le varianti. Per prevenire un nuovo picco di casi in autunno e nuove restrizioni, quest’estate bisognerà intensificare la campagna vaccinale e continuare a seguire le regole anti-contagio, nonostante lo stop alle restrizioni.

Quarta ondata in autunno: le condizioni ci sono

Kluge ha avvertito che una nuova ondata di casi Covid-19 potrebbe essere imminente a meno che non si vaccinino ancora più persone. Tra allentamento delle misure restrittive e ripresa dei viaggi internazionali e delle attività sociali, i casi stanno aumentando e secondo Kluge circa il 63% delle persone in Europa non ha ancora ricevuto il vaccino.

“Le 3 condizioni per una nuova ondata di ricoveri e decessi prima dell’autunno sono in atto: nuove varianti, scarsa diffusione dei vaccini, aumento della mescolanza sociale”, ha detto Kluge.

Lo scenario potrebbe essere evitato se restiamo disciplinati e se continuiamo a proteggerci soprattutto nelle situazioni più a rischio, come durante i viaggi in estate.

I vaccini proteggono dalla variante Delta

La buona notizia è che le persone completamente vaccinate sono al sicuro dalla variante Delta. “I nostri dati mostrano che due dosi dei 4 vaccini approvati proteggono contro la variante Delta, questi dati sono rassicuranti”, ha detto Marco Cavalieri dell’Agenzia europea del farmaco (EMA).

“In media per tutte le varianti identificate l’87,2% degli infettati non risultava vaccinato. Era vaccinato con prima dose per l’8,1% e vaccinato dopo ciclo completo per il 4,7%”, spiega un’analisi della Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia. “La copertura vaccinale abbatte drasticamente il rischio di contagio e comunque l’eventuale sviluppo della malattia in forma grave. In particolare, dopo il completamento del ciclo vaccinale e trascorsi 14 giorni dalla seconda e ultima somministrazione, la risposta al vaccino risulta pressoché uguale per tutte le varianti”, conclude la nota.



L’aumento dei contagi in Italia e in Europa

Le dichiarazioni dell’OMS arrivano mentre si assiste a un preoccupante aumento delle infezioni Covid in tutta Europa. Capofila il Regno Unito, ma anche Francia, Germania, Italia, Portogallo e Russia sono tra i Paesi interessati da un numero crescente di nuovi casi causati dalla variante Delta, in particolare tra le persone più giovani, non vaccinate o con una sola dose del vaccino. Si punta il dito anche contro gli Europei che si stanno svolgendo in tutto il continente e che non ha aiutato a prevenire la diffusione della variante, favorendo assembramenti, folle e situazioni di socialità durante le partite.

Stando ai dati diramati dal Ministero della Salute il 1° luglio, nelle precedenti 24 ore l’Italia ha registrato 882 casi di coronavirus a fronte di 188.474 tamponi e 21 decessi. Il numero dei ricoveri in ospedale e in terapia intensiva continua a scendere. Il tasso di positività è allo 0,5%.

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