Il vaccino dovrebbe diventare obbligatorio per tutti se la campagna di immunizzazione non andasse come sperato. È questa l’ipotesi avanzata da Enrico Letta per fronteggiare la Variante Delta.
La variante Delta continua a correre in tutta Italia e in Europa, tanto che ormai è certo che diventerà il nuovo ceppo dominante a livello mondiale. Le autorità di tutto il mondo sono al lavoro per cercare di contenere quanto più possibile la diffusione di questo virus e adesso si torna anche a parlare della possibilità di introdurre l’obbligo vaccinale.
L’ipotesi è stata sollevata da Enrico Letta, il segretario nazionale del Pd, durante un suo intervento a In onda, un programma trasmesso su La7. Secondo il politico l’obbligo vaccinale non sarebbe una cosa sbagliata, tanto che diversi Paesi europei stanno prendendo in considerazione questa possibilità.
Variante Delta, vaccino obbligatorio per tutti?
La variante Delta continua ad essere una minaccia sempre più concreta ed a parlare sono i numeri: fino a qualche settimana fa questa mutazione aveva un’incidenza dell’1% sul totale dei casi sequenziati e adesso invece rappresenta il 30,2% delle sequenze depositate. La migliore arma che abbiamo a disposizione restano i vaccini e dunque è necessario che quante più persone possibili si facciano somministrare l’antidoto.
Ma cosa potrebbe accadere nel caso in cui la campagna di vaccinazione non andasse come sperato? A questo proposito Enrico Letta sembra avere le idee chiare, e il vaccino potrebbe diventare obbligatorio per tutti:
“È un questione controversa, lo so, ma io mi sento di dire una cosa: si continua a sottolineare la preoccupazione per la variante Delta e non vorrei si pensi che sia tutto risolto. Serve una attenzione particolare e serietà da parte del personale: in questo senso l’obbligo vaccinale non mi sembra una cosa sbagliata ed è un dibattito che c’è in tutti i Paesi europei”
L’obbligo vaccinale per gli insegnati
Non molto tempo fa il governo aveva già disposto l’obbligo di vaccinazione per tutti i medici e gli operatori sanitari, adesso al vaglio di Palazzo Chigi c’è anche la possibilità di estendere questa misura anche agli insegnanti.
L’obiettivo infatti è quello di permettere una ripartenza della scuola in completa sicurezza, scagionando la possibilità di nuovi focolai, tuttavia al momento si tratta solamente di un’ipotesi al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico del ministero della Salute e ancora niente è stato deciso. Ad oggi restano ancora 215mila insegnanti che non hanno ancora ricevuto il vaccino e proprio per questo motivo il Generale Figliuolo ha chiesto di accelerare, invitando le regioni ad attuare delle campagne di sensibilizzazione.
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