Il viaggio a Dubai di Renzi sta suscitando diverse polemiche nell’opinione pubblica italiana, ma il leader di Italia Viva afferma di aver avuto una “buona ragione” per recarsi negli Emirati Arabi insieme all’amico Carrai.
Dopo la controversa partecipazione a Riyadh dello scorso gennaio in cui venivano elogiate le politiche dell’Arabia Saudita, definito come il Paese del “nuovo Rinascimento” durante un’intervista celebrativa al principe ereditario Mohammed bin Salman, Matteo Renzi è tornato a far discutere per i suoi viaggi verso Oriente.
In questa nuova occasione, il senatore di Rignano è finito sotto la lente d’ingrandimento di giornali e opinione pubblica italiana per una trasferta a Dubai.
Renzi, dopo aver confermato la sua presenza nella città degli Emirati Arabi, con viaggio di andata il 6 marzo e ritorno l’8, ha annunciato un’azione legale nei confronti de La Stampa, il primo quotidiano ad aver diffuso la notizia.
Il leader di Italia Viva avrebbe affermato a persone a lui vicine di essersi pagato da solo sia il biglietto aereo che il lussuoso hotel Burj Al Arab Jumeirah in cui ha alloggiato, minacciando di essere pronto a querelare chi sostenga il contrario, e che avesse una “buona ragione” per recarsi a Dubai in questi giorni.
La “buona ragione” di Renzi per il suo viaggio a Dubai
Tuttavia, come si legge su Repubblica, al momento non sembra chiara quale sia la buona ragione che abbia permesso a Matteo Renzi di poter volare oltre confine in questo periodo di restrizioni, per cui si può escludere quello di una semplice vacanza.
Al tempo stesso, però, non parrebbe essere stato programmato nello scorso weekend alcun discorso pubblico che rientra ormai nella sua nuova professione di conferenziere in giro per il mondo la quale, secondo la dichiarazione dei redditi del 2020, gli ha permesso di arrivare a guadagnare oltre 1 milione di euro.
Sempre secondo indiscrezioni raccolte dal quotidiano romano, si parla di due possibili scopi per la sua presenza negli Emirati. O questioni politiche, legate al suo ruolo di membro della Commissione Difesa del Senato (ma questo non spiegherebbe il pagamento di tasca propria delle spese), oppure di un incontro per altri affari personali.
Renzi negli Emirati Arabi con l’amico Carrai
Non è sfuggita ai cronisti presenti all’aeroporto di Milano Malpensa la presenza di Marco Carrai, amico storico dell’ex presidente del Consiglio e presidente di Toscana Aeroporti.
Come viene ricostruito da La Stampa, l’azionista di maggioranza della società che gestisce gli scali aerei di Firenze e Pisa è Corporacion America Italia, di cui il 25% delle quote appartiene a Mataar Holdings, controllata a sua volta indirettamente da Investment Corporation of Dubai.
Un giro abbastanza tortuoso ma che permetterebbe di offrire un collegamento sulla presenza del duo Carrai-Renzi negli Emirati.
Nel frattempo non si sono fatti attendere gli attacchi da parte degli avversari politici, tra cui i più veementi arrivati dalle fila del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana.
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