A spingere l’indice principale della Borsa americana sono i dati macro usciti questo primo pomeriggio dai quali è emersa una forte crescita dei consumi a marzo in un ambiente privo di inflazione
Alla Borsa di New York la settimana è cominciata con un nuovo record, l’ennesimo.
Dopo un’ora dall’inizio delle negoziazioni a Wall Street, l’indice S&P 500 ha rinnovato un altro massimo storico a 2.945,41 punti, inaugurando la seduta con un rialzo di quasi mezzo punto percentuale.
A spingere l’indice principale della Borsa americana sono i dati macro usciti questo primo pomeriggio dai quali è emersa una forte crescita dei consumi a marzo in un ambiente privo di inflazione. Il Personal Consumer Expenditure, un indicatore tenuto in grande considerazione dalla Federal Reserve, in quanto fornisce un’anticipazione accurata dei prezzi al consumo, il mese scorso segnava +0,2% rispetto al mese precedente: il consensus si aspettava +0,3%. Il reddito personale, nello stesso periodo, è cresciuto solo dello 0,1 per cento.
In questo quadro proseguono anche i colloqui con la Cina sul fronte delle dispute commerciali. Durante un’intervista televisiva rilasciata a Fox Business Network, il ministro del Tesoro statunitense, Steven Mnuchin, ha detto di sperare in una rapida conclusione degli incontri fra le due superpotenze (Cina ed USA), aggiungendo che parte dei negoziati sarebbero vicini al completamento. «Ritengo ci sia un desiderio comune ad entrambe le parti di risolvere la controversia», ha detto Mnuchin. Domani ci sarà un altro vertice in Cina.
Fra i titoli più movimentati in queste prime battute della giornata figurano Boeing, Walt Disney, Spotify e Diamond Offshore Drilling, arrivata a perdere il -4,5% dopo aver chiuso il primo trimestre 2019 con perdite pari a 0,53 dollari per azione.
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