Prospettive di una Fed sempre più colomba spingono gli indici azionari americani sui massimi storici. Oggi Wall Street rimarrà chiusa per il giorno dell’indipendenza
Wall Street ieri ha chiuso sui massimi storici con tutti e tre i principali indici azionari: S&P 500 +0,77% a 2.995,62 punti, Nasdaq Composite +0,75% a 8.170,23 e Dow Jones Industrial +0,67% a 26.966 punti.
A spingere verso i nuovi record assoluti i listini d’Oltreoceano sono le prospettive di una Federal Reserve sempre più colomba dopo che Donald Trump ha detto che vorrebbe proporre come nuovi membri del board direttivo della Federal Reserve (il Fomc) gli economisti Christopher Waller e Judy Shelton.
Toro scatenato a Wall Street: tutti gli indici sui massimi storici
Judy Shelton e Christopher Wallare pur avendo un percorso professionale agli antipodi, sono considerati dagli esperti due “colombe”, ossia favorevoli all’estensione di politiche monetarie ultra accomodanti.
In particolar modo la candidatura di Shelton è destinata a far discutere, viste le forti critiche espresse in passato dall’economista nei confronti del presidente della Fed, Jerome Powell, e le sue visioni contrastanti in materia di politica monetaria.
Aumenta il deficit commerciale Usa, soprattutto verso la Cina
Nel frattempo durante la seduta di ieri sono stati pubblicati i dati sulla bilancia commerciale degli Stati Uniti a maggio; numeri che hanno evidenziato come il deficit commerciale della prima economia globale abbia registrato un aumento significativo il quinto mese dell’anno, con la spesa domestica che ha spinto le importazioni sui massimi da cinque anni circa, mentre le esportazioni hanno riportato una crescita solo moderata a causa del rallentamento dell’economia globale.
A pesare sul settore commerciale americano è stato anche il peggioramento della guerra commerciale contro Pechino. Nello specifico, secondo i dati, il deficit tra i due Paesi è cresciuto del 12% rispetto ad aprile, a 30,2 miliardi di dollari, con un forte incremento degli scambi da e verso la Cina nonostante l’aumento dei dazi.
T-Bond, nuovo minimo
In questo contesto anche i rendimenti sul debito americano sono calati: ieri sul mercato obbligazionario il T-bond ha lasciato sul terreno due punti base scendendo all’1,95%, nuovo minimo dall’elezione di Trump. Lascia sul parterre 3 punti anche il VIX, ora a quota 12,6 punti.
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