Con l’ordinanza di Fontana la Lombardia diventa zona arancione rafforzata fino al 14 marzo. Cosa significa per spostamenti, negozi, ristoranti e scuole? Ecco le regole da seguire.
Lombardia in zona arancione scuro dalla mezzanotte di oggi fino al 14 marzo: il presidente Attilio Fontana ha firmato l’ordinanza recante le nuove misure restrittive.
Il provvedimento si è reso necessario in seguito al rapido peggioramento della situazione epidemiologica: si registra un aumento dei casi in tutta la regione, e preoccupa la presenza delle varianti che stanno coinvolgendo le classi di età più giovani, con la probabilità di generare un ulteriore incremento della diffusione del virus.
Ecco cosa cambia in Lombardia dal 5 marzo con l’introduzione della zona arancione scuro/rafforzata: le nuove regole su spostamenti, chiusure e cosa si può fare.
Zona arancione scuro in Lombardia: l’ordinanza
In Lombardia non sono bastate le chiusure a cuscinetto adottate nelle scorse settimane: a partire dalla Provincia di Brescia, da alcuni Comuni milanesi e da diverse zone del mantovano e della bergamasca.
Con l’ordinanza n. 714 del 4 marzo 2021 in vigore dalle 00.00 del 5 marzo al 14 marzo 2021 in tutta la regione scatta la zona arancione rafforzato. Ciò significa ritorno alla didattica a distanza per le scuole e sospensione delle attività in presenza anche all’università, ripresa dello smart working, il divieto di spostamento verso le seconde case e lo stop alle visite a casa di amici e parenti. Ma non solo: vietato l’utilizzo di aree attrezzate nelle ville e parchi comunali, e ingresso nei negozi consentito a un solo componente del nucleo familiare per volta.
Il provvedimento “fa cessare gli effetti delle ordinanze precedentemente emanate in relazione al posizionamento di una serie di territori in fascia arancione rafforzata”.
Ecco nel dettaglio le nuove regole in vigore in Lombardia zona arancione scuro.
Zona arancione scuro Lombardia: cosa significa e regole
Trovandosi a metà strada tra la zona arancione e la zona rossa, le regole da rispettare nella zona arancione scuro o “rafforzata” sono le medesime della zona arancione ma con qualche limitazione in più. Una sorta di “semi-lockdown”.
Spostamenti
Fino al 14 marzo in Lombardia non è consentito recarsi nelle seconde case ubicate nel territorio della regione, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità. Vietati gli spostamenti verso le abitazioni private abitate, ubicate nel territorio della regione, tranne che per comprovati motivi di necessità. Tradotto: niente più visite a casa di amici e parenti.
Scuole e università
Per quanto riguarda le scuole, chiudono tutti gli istituti primari, secondari, nonché le scuole dell’infanzia e le attività in presenza delle università. Restano aperti soltanto i nidi. L’ordinanza, infatti, prevede la sospensione della “didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado, negli Istituti tecnici superiori (ITS) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) nonché nelle scuole dell’infanzia”.
In tutte le scuole ed istituzioni resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva
inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi
speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni
della classe che sono in didattica digitale integrata.
Negozi, ristoranti e bar
I negozi restano aperti, ma l’accesso sarà limitato a una sola persona per ciascun nucleo familiare, salvo i casi in cui è necessario portare con sé disabili, minori o anziani.
In zona arancione scuro i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Chiusi al pubblico anche i bar e i ristoranti: consentita solo la vendita da asporto e consegna a domicilio.
Tra le altre regole in vigore per la Lombardia in zona arancione scuro, l’utilizzo obbligatorio delle modalità di lavoro agile ove possibile e il divieto a usare le aree attrezzate per gioco e sport (con scivoli e altalene, campi di basket, aree skate etc.) all’interno di parchi, ville e giardini pubblici.
Si conferma infine l’uso obbligatorio delle mascherine sui mezzi pubblici.
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