Rischio zona gialla a Natale per molte regioni. Torna la paura per le restrizioni che possono limitare i festeggiamenti delle festività natalizie. Ma chi rischia davvero e cosa?
Le notizie degli ultimi giorni sulla percentuale dei posti letto occupati in terapia intensiva o area non critica fanno presagire un Natale in zona gialla. Le notizie hanno un tono allarmistico, con testate che addirittura paventano il lockdown per 24 milioni di italiani per le regioni più colpite.
Al momento però, è bene ricordarlo, il Decreto contro il Covid-19 prevede l’isolamento della popolazione, senza distinzione tra vaccinati e non vaccinati, solo in caso di passaggio di colorazione in zona rossa. Uno scenario ancora lontano dai dati attuali e che vedono, per il 6 dicembre, il passaggio di alcune regioni in zona gialla.
La zona gialla, come ormai si è ripetuto in lungo e in largo, prevede limiti definibili soft e inesistenti per i vaccinati possessori di green pass rafforzato. Qualche differenza invece per chi non ha il vaccino, che va incontro a una serie di restrizioni specifiche.
Italia in zona gialla a Natale: quali restrizioni e per chi
Immaginiamo uno scenario nel quale la colorazione di tutte le regioni, o della maggior parte delle regioni, è gialla. Cosa succede in questo caso? Dall’approvazione del nuovo Decreto contro il Covid-19 la discussione delle restrizioni in zona gialla non si è mai placata, ma alla fine quali sono?
Il punto fondamentale sul quale dovremmo concentrarci non è tanto il passaggio di colorazione da zona bianca a zona gialla - per le altre due colorazioni il discorso cambia - ma sulla possibilità o meno di possedere un green pass rafforzato. Lo ha sicuramente capito l’uomo che ha tentato di farsi vaccinare con un braccio in silicone per ottenere la certificazione.
A parte dal 6 dicembre, le restrizioni per la zona gialla sono l’obbligo di mascherina all’aperto, già obbligatoria in alcune città persino in zona bianca e l’impossibilità a partecipare a determinati eventi o a consumare al chiuso per i non vaccinati.
Feste di Natale in zona gialla: cosa non possono fare i non vaccinati?
Il dubbio su cosa si può o non può fare in zona gialla è relativo ai soli non vaccinati, attualmente poco meno di 7 milioni di italiani. Un no-vax convinto o una persona spaventata che non ha ancora iniziato il ciclo vaccinale può effettivamente iniziare a sentire le restrizioni già dalla zona gialla.
Il green pass rafforzato, o come viene chiamato dai media “super green pass”, viene richiesto per accedere ai luoghi di ristorazione, come pub, bar e pizzerie, per consumare al chiuso. Servirà inoltre per accedere al cinema, ai teatri, alle sale da concerto e molte altre attività al chiuso oltre che agli eventi pubblici.
Un tasto dolente è sicuramente l’accesso alle discoteche, che dopo anni cercano di tornare alla piena operatività almeno nel periodo di Capodanno, ma alle quali si può accedere solo se in possesso del green pass rafforzato, quindi solo se vaccinati e con un limite di capienza pari al 75% all’aperto e al 50% al chiuso.
Per il resto delle attività, come sport o il semplice spostamento con i mezzi pubblici locali e non sarà necessario il green pass ordinario, quindi quello ottenibile con il solo tampone negativo.
Rischio zona arancione o rossa a Natale: dove
Sono diverse le regioni che rischiano di finire in zona gialla, secondo le percentuali dei contagi e delle terapie intensive sarebbero ben 10.
Tra queste il Friuli-Venezia Giulia è la prima regione che, finita in zona gialla, è già da considerarsi a rischio zona arancione. Questo perché, da quando è stata introdotta la zona gialla, la regione ha visto aumentare i posti occupati in terapia intensiva, anche se solo di un punto percentuale.
Oggi il Friuli-Venezia Giulia ha il 15% (+1%) di letti occupati in terapia intensiva e 23% (0%) in area non critica. Per passare in zona arancione i dati dei posti letto devono essere superiori al 20% per la terapia intensiva e superiori al 30% per tutti gli altri reparti.
Restrizioni a Natale in zona arancione?
In zona arancione ritornano molte delle restrizioni già note per questa colorazione di saturazione dei contagi e delle terapie intensive. Anche in questo caso però le limitazioni rimangono previste solo per i non vaccinati, cioè per chi non è in possesso di un green pass rafforzato.
Questo vuol dire che, se a Natale una regione finisce in zona arancione, i non vaccinati non potranno uscire dai confini della regione e non potranno accedere alle attività e ai luoghi al chiuso, che rimarranno aperti per i vaccinati.
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