Addio all’obbligo vaccinale in Italia, ecco cosa sta succedendo

Emiliana Costa

09/03/2022

L’obbligo vaccinale per gli over 50 dovrebbe terminare il 15 giugno. Ma il sottosegretario Costa ha fatto sapere che la data potrebbe essere anticipata. Entriamo nel dettaglio.

Addio all’obbligo vaccinale in Italia, ecco cosa sta succedendo

Addio all’obbligo vaccinale sul lavoro per gli over 50? È un’ipotesi su cui sta ragionando il governo. Al momento la data stabilita per il termine della misura è il 15 giugno, ma potrebbe essere anticipata. Non solo.

L’Austria - primo paese ad aver introdotto l’obbligo vaccinale - ha annunciato la sospensione del provvedimento, in seguito alla stabilizzazione della pandemia. Addio a breve anche in Italia dunque? Entriamo nel dettaglio.

Addio obbligo vaccinale per gli over 50?

In un’intervista a Radio Anch’io su Radio1, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha spiegato: «L’obbligo vaccinale per gli over 50 resterà fino al 15 giugno. C’è una valutazione che stiamo facendo, sulla quale personalmente sono d’accordo, di trasformare, prima del 15 giugno, il green pass rafforzato in green pass base. Questo consentirebbe a molti cittadini di tornare a lavorare ovviamente facendosi il tampone ogni due giorni».

E aggiunge: «Una data precisa ancora non c’è, ma l’ipotesi è anticipare la data del 15 giugno». Dunque, secondo quanto riferito da Costa, l’obbligo vaccinale per gli over 50 potrebbe essere eliminato prima della data preventivata. Nonostante negli ultimi giorni si sia registrato un incremento dei contagi.

«Nei prossimi giorni - continua Costa - il governo penserà a un cronoprogramma sul green pass. Dal primo aprile ci sarà un allentamento delle misure restrittive. Sarà graduale ma partirà da subito. Per esempio per gli spazi all’aperto, come bar e ristoranti, dove credo che già dal primo aprile il green pass rafforzato non sarà più necessario. In Italia come in altri paesi europei, Gran Bretagna, Germania e Spagna, c’è un incremento dei contagi. Dobbiamo monitorare ma sono situazioni gestibili e la pressione sugli ospedali è sotto controllo. L’obiettivo importante è completare la terza dose, ancora 7 milioni di italiani sono senza dose booster».

Sull’allarme nuove varianti, Costa precisa: «Avranno un impatto minore perché è alta la percentuale di vaccinati».

Della stessa opinione di Costa, il sottesegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. «Il green pass rafforzato per il lavoro credo andrà rivisto, anche molto presto - spiega Sileri a Mattino 5 -. Poi anche la distanza di sicurezza andrà tolta fra le prime cose. Togliere la distanza significa anche rivedere tutti i protocolli di palestre, piscine, studi televisivi. Poi penseremo a togliere anche la mascherina al chiuso e rimodulare gli isolamenti per i positivi asintomatici».

Il caso dell’Austria, addio all’obbligo vaccinale

Il governo austriaco ha annunciato la sospensione dell’obbligo vaccinale contro il Covid-19 in seguito alla diminuzione dei contagi nel paese e alla stabilizzazione della pandemia.

L’Austria è stato il primo paese occidentale a introdurre l’obbligo vaccinale per buona parte della popolazione lo scorso primo febbraio. La sospensione, ha fatto sapere l’esecutivo, ha effetto immediato.

La situazione dei contagi nel paese sarebbe sensibilmente migliorata, tanto che gran parte delle restrizioni sono state eliminate il 5 marzo.

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