Allarme nucleare Russia, quanto è concreto l’utilizzo di armi atomiche da parte di Putin?

Ilena D’Errico

21 Giugno 2023 - 21:11

Le dichiarazioni di Putin lasciano presagire un vero allarme nucleare da parte della Russia, ma quanto è concreto l’utilizzo di armi atomiche?

Allarme nucleare Russia, quanto è concreto l’utilizzo di armi atomiche da parte di Putin?

La minaccia nucleare della Russia è sempre più incombente e di certo il presidente Putin non fa nulla per rassicurare le altre nazioni a riguardo. Anzi, il nucleare è l’intimidazione russa per eccellenza, e il Cremlino non esita affatto a ricorrervi, nemmeno troppo velatamente, ogni volta in cui tenta di provocare gli altri paesi intimando loro di non intromettersi nel conflitto con l’Ucraina.

È anche vero che la Nato, e soprattutto gli Stati Uniti, ha puntualmente risposto per le rime, con diverse dimostrazioni di potere e disponibilità nucleare con cui rispondere. A prescindere da ciò, un eventuale ricorso a queste armi sarebbe estremamente dannoso per tutte le parti, compresi i territori non coinvolti. Ma quanto è concreto l’utilizzo di armi atomiche da parte di Putin? Si tratta dell’ennesimo messaggio intimidatorio o questa volta Mosca intende far sul serio?

Allarme nucleare Russia, il messaggio di Putin

Il presidente russo Vladimir Putin è tornato a incombere sulla sicurezza internazionale con la minaccia delle armi atomiche. La Russia, infatti, prosegue con lo sviluppo dell’arsenale nucleare del paese. La cosiddetta “triade nucleare” composta dalle armi atomiche su base terrestre, navale e aerea. Putin, infatti, ha annunciato che presto saranno introdotti i missili balistici Sarmat.

I missili Sarmat sono particolarmente pericolosi, anche se presi nell’ambito delle armi nucleari. Questi missili, noti alla Nato come SS-30 Satan II, hanno infatti una spropositata capacità distruttiva, essendo capaci di colpire con un raggio d’azione di ben 18.000 chilometri. Oltretutto, questi missili intercontinentali sono in grado di trasportare decine di testate nucleari, ecco perché si apprestano ad avere un ruolo essenziale nella triade nucleare della Russia.

Stando alle dichiarazioni di Putin, i missili Sarmat saranno presto pronti per essere utilizzati durante i combattimenti e si aggiungeranno all’equipaggio di quasi la metà delle formazioni missilistiche strategiche. Secondo il presidente si tratta di una componente fondamentale per la sicurezza del paese e per la “stabilità mondiale”.

In ogni caso non è sorprendente il richiamo a queste armi atomiche, dato che il Cremlino aveva condotto un test nel mese di febbraio, peraltro in parallelo alla visita del presidente Biden in Ucraina. Washington era stata però informata preventivamente del lancio, che quindi non è stato considerato una minaccia, nonostante la Nato vi si sia riferita come al missile balistico intercontinentale più potente della Russia, estremamente avanzato dal punto di vista tecnologico e piuttosto distruttivo grazie alla capacità di trasportare più testate nucleari.

Quanto è concreto l’utilizzo alle armi atomiche della Russia?

Se il conflitto in Ucraina insegna qualcosa, è proprio che Mosca non fa a meno di indugiare nelle tattiche intimidatorie, ma è poi pronta a passare all’azione quando le minacce smettono di essere prese sul serio. Sembrerebbe proprio di essere di fronte a un’escalation, in cui il pericolo delle armi atomiche russe è sempre più concreto.

Di questo parere, anche il presidente statunitense Joe Biden, che riferendosi all’allarme nucleare della Russia ha riferito:

Quando circa due anni fa sono venuto qui a dire che ero preoccupato per il prosciugamento del fiume Colorado, tutti mi hanno guardato come se fossi pazzo. Mi hanno guardato come quando ho detto che mi preoccupo che Putin usi armi nucleari tattiche. È reale.

Decisamente più ottimistico, invece, il parere del presidente ucraino. Volodymyr Zelensky, infatti, ha affermato con notevole sicurezza l’idea che Putin non ricorrerà davvero all’arsenale nucleare. Nonostante il rallentamento della controffensiva ucraina, pare che per ora la tattica intimidatoria abbia avuto poco successo sull’avversario, tanto che Zelensky ha affermato che “Non è pronto, ha paura per la sua vita”, naturalmente riferendosi a Putin.

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