Torna l’allarme salmonella in Italia, ritirato il pesto dai supermercati: il lotto interessato

Giacomo Andreoli

20 Febbraio 2023 - 14:25

La catena di supermercati Esselunga ha ritirato del pesto in barattolo per sospetta salmonella: ecco qual è il lotto interessato e cosa si rischia se si viene infettati da questo batterio.

Torna l’allarme salmonella in Italia, ritirato il pesto dai supermercati: il lotto interessato

La salmonella torna a spaventare gli italiani. Diversi barattoli di pesto sono stati ritirati dalla catena di supermercati Esselunga per il rischio che siano stati infettati dal batterio. La salmonella è l’agente patogeno che viene isolato di più nelle infezioni trasmesse da alimenti. Non certo una novità, ma un batterio pericoloso, che può causare una malattia con sintomi di rilievo.

Per ora la presenza della salmonella non è stata verificata o confermata, ma il sospetto è sufficiente per procedere al ritiro della merce in questione. Il ministero della Salute, guidato da Orazio Schillaci, è quindi intervenuto con un apposito avviso per il richiamo del prodotto.

Allarme salmonella nel pesto, qual è il lotto interessato

Il prodotto ritirato è il “pesto con basilisco genovese dop senz’aglio biologico”, appartiene al lotto “pr 01/02/2023” ed è identificato col marchio dello stabilimento “It 1184 S CE”. Si tratta di una confezione da 14 grammi, con data di scadenza il 22 febbraio 2023. Per la precisione è stato tolto dagli scaffali dei supermercati lo scorso mercoledì 15 febbraio.

Il lotto è stato ritirato per sospetta presenza di “salmonella spp” in tutti i punti vendita e ai clienti che hanno acquistato il prodotto viene consigliato di non consumarlo e riportarlo nei supermercati. In ogni caso il rischio infezione da questo batterio riguarda esclusivamente il singolo lotto con la scadenza indicata. Non è quindi coinvolta l’intera gamma del pesto con quelle caratteristiche.

Tutti gli altri barattoli che non appartengono a quel lotto e hanno un’altra data di scadenza sono insomma sicuri, senza alcun sospetto di salmonella.

Cos’è la salmonella e come si trasmette

L’infezione della salmonella si trasmette tramite l’ingestione dei cibi e delle bevande contaminate o per contatto, tramite la manipolazione di animali in cui è presente la salmonella. Il nome deriva da quello del batteriologo americano D.E. Salmon, che aveva descritto per primo nel 1885 un batterio della peste suina, poi diventato specie tipo della Salmonella.

Il batterio si trasmette per lo più con le uova crude o poco cotte, ma anche con i derivati a base di uova. Può essere poi trasmesso con il latte (compreso quello in polvere) e suoi derivati, ma anche con la carne (specialmente se poco cotta) e frutta e verdura eventualmente contaminate durante il taglio.

Per provocare la malattia, però, il batterio deve essere molto presente nel prodotto ingerito, altrimenti se la colonizzazione dell’agente patogeno non è massiva non ci sono sintomi.

Quali sono i sintomi della salmonella

La malattia della salmonella è la cosiddetta salmonellosi. I sintomi compaiono tra le 6 e le 72 ore dopo l’ingestione degli alimenti contaminati, ma più comunemente tra le 12 e le 36 ore dopo. Se arrivano, i sintomi persistono per 4-7 giorni e possono variare molto: si va da disturbi del tratto gastrointestinale (come febbre, nausea, dolori all’addome, diarrea e vomito) a cose più gravi.

Si può infatti arrivare a batteriemie o infezioni focali, soprattutto nelle persone più fragili, come gli anziani o coloro che hanno già importanti patologie. Anche i bambini, però, rischiano parecchio, soprattutto se molto piccoli. In ogni caso il decorso della malattia è di solito benigno: non si arriva a complicazioni serie e non serve il ricovero, che è raro.

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