Continuano i ritardi e i disagi del trasporto aereo. Il ministero delle Infrastrutture dà alcuni consigli ai futuri viaggiatori. Ecco cosa fare per salvare la propria vacanza.
Tra i voli cancellati, in ritardo e bagagli smarriti si preannuncia essere un’estate di fuoco per i cittadini che hanno deciso di volare all’estero e per i turisti atterreranno in Italia per trascorrere le loro vacanze.
È ormai allarme voli e non solo in Italia. A causa del caro carburante e della mancanza di personale i voli cominciano a diminuire, molti vengono totalmente eliminati, causando lunghe attese e continui disagi ai passeggeri. È questa la realtà per moltissimi aeroporti nazionali e internazionali. Si stima infatti che per quest’estate 2022 sono a rischio 114mila voli circa.
I disagi sono ormai incalcolabili con oltre 5.000 tratte aeree saltate solo in Italia, una situazione che ha reso necessario un incontro tecnico tra il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, i rappresentanti del settore (Assaeroporti, Aeroporti 2030, Assaereo, Aicalf, Assohandler, Ibar, Fairo, Enav ed Enac). E se il ministero rassicura che i disagi provengono dalle compagnie estere, fornisce anche alcuni consigli per chi è prossimo alla partenza.
Allarme voli in Italia, qual è la causa?
Ritardi e cancellazioni sono destinati ad aumentare e non sarà possibile risolvere i disagi in breve tempo. Sono a rischio quindi oltre 114mila voli, così come le vacanze per migliaia e migliaia di persone, le quali non solo rischiano di perdere la prenotazione di hotel e spiagge, ma di non ottenere nemmeno il rimborso del biglietto, una perdita importante, considerato i costi odierni.
Inutile negarlo il settore dei trasporti aerei è in grave difficoltà. Se da una parte le compagnie aeree e gli aeroporti sono alle prese con il caro carburante, quindi inflazione alle stelle, dall’altra a complicare la situazione è la mancanza di personale che ha comportato una diminuzione dei voli. Durante la pandemia numerose compagnie aeree sono dovute ricorrere ai licenziamenti in blocco.
E se con l’allentamento delle misure le persone tornano a viaggiare, dall’altra le compagnie sono ancora alla ricerca del personale per poter affrontare l’improvviso aumento della domanda.
Allarme voli in Italia, ma i disagi provengono dagli scali europei
Tra ritardi e bagagli persi sono a rischio non solo le vacanze di chi vive in Italia ma anche dei turisti che hanno deciso di visitare il nostro Paese. Eppure, il sistema italiano sembra sia in grado di affrontare tali problematiche, almeno così spiega il ministero delle Infrastrutture.
Infatti, il ministero ha voluto rassicurare che i principali disagi siano da attribuire ai vettori provenienti da altri scali europei; gli ammortizzatori sociali e i sostegni decisi dal Governo durante il biennio 2020-2021 avrebbero quindi garantito l’attuale ripresa del traffico aereo italiano limitando i disagi. Ma così non sarebbe avvenuto negli altri Paesi europei, per questo motivo il ministero ha garantito che si continuerà a “monitorare la situazione negli scali italiani per definire eventuali interventi”.
Allarme voli in Italia, il consiglio del ministero delle Infrastrutture
E se il Ministero ha garantito che la situazione voli aerei sarà sorveglia, dall’altra avverte i viaggiatori. Il Ministero ha vivamente consigliato ai passeggeri di partire “leggeri” in aerei, in modo da evitare di incorrere in altre criticità, come la perdita del bagaglio da stiva o le infinite attese al nastro. È consigliabile quindi che gli utenti si imbarchino, per quanto il viaggio lo conceda, solo con il bagaglio a mano.
Infine, come spiegato in un precedente articolo, il vicepresidente dell’organizzazione Iata, Rafael Schvartzman, ha spiegato che esistono dei giorni e delle fasce orarie in cui è più sicuro viaggiare. È meglio prediligere la fascia oraria tra le 8 e le 11, quando i disagi sono più contenuti rispetto il pomeriggio, dove i ritardi potrebbero essere di qualche ora; inoltre è meglio prendere un aereo il giovedì e il sabato, dove le probabilità di ritardi sono inferiori rispetto ad altri giorni della settimana più caotici.
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