Nuovo ciclone e maltempo in arrivo: l’allerta alluvioni mette in pericolo diverse zone d’Italia. Ecco le regioni e comuni più a rischio.
È in arrivo una nuova ondata di maltempo sull’Italia, il rischio di alluvioni e frane è seriamente pericoloso nel weekend. Già in questa settimana il territorio nazionale è stato messo a dura prova dalle abbondanti precipitazioni e la situazione è ancora estremamente critica. L’Emilia-Romagna, su tutte, versa in condizioni terribilmente drammatiche. Le rapide operazioni di salvataggio e i soccorsi non sono riuscite a evitare del tutto le conseguenze delle inondazioni, tanto che per il momento è incerto il numero dei morti. Come se ciò non bastasse, la situazione è destinata a peggiorare date le previsioni meteorologiche per questo weekend, anche se l’allerta alluvione colpisce ora altre zone d’Italia.
Allerta alluvioni nel weekend, le previsioni meteo
L’Agenzia regionale per la protezione ambientale prevede abbondanti precipitazioni diffuse su tutto il territorio nazionale per questo weekend, dunque fra venerdì 19 maggio e domenica 21. Dal punto di vista meteorologico quella di oggi è quindi solo una brevissima tregua, prima che un nuovo ciclone si avvicini alla penisola provocando piogge molto intense su tutto il territorio.
L’unica buona notizia è che almeno l’Emilia-Romagna e il Triveneto dovrebbero essere esonerati da nuove precipitazioni, che invece tenderanno a salire. La quantità di pioggia già caduta in Emilia-Romagna resta comunque eccessiva, come se in così poco tempo fosse piovuta la quantità di pioggia che dovrebbe essere distribuita in 6 mesi di tempo. Anche i prossimi miglioramenti, comunque, non sembrano destinati a durare e le condizioni potrebbero rimanere critiche almeno fino alla fine del mese.
Le regioni e i comuni a rischio alluvione
La società meteorologica italiana prevede una particolare concentrazione del maltempo sul Piemonte, soprattutto sulle zone montane di Torino e Cuneo dove si temono esondazioni, allagamenti e frane. Già dalla mattina di domani dovrebbero cominciare le prime piogge intense, particolarmente concentrate sulla fascia montana e pedemontana alpina, per peggiorare poi drasticamente nella giornata di sabato.
Il pericolo è molto vicino anche per il Centro Italia, particolarmente esposto al rischio di alluvioni e frane. In particolare, si teme per Roma dove si stima un numero di 360.000 cittadini a rischio alluvione, secondo l’esperto Erasmo De Angelis. Uno dei problemi principali è il Tevere, che ricevendo la piena dei fiumi umbri e toscani come il Paglia sarà difficilmente contenibile. Per questo si attendono opere di contenimento adeguate, molte delle quali devono però ancora iniziare.
Tra le aree più a rischio c’è Ostia, essendo posizionata sull’unica foce del fiume. Non poco rilevante, poi, il problema dell’abusivismo a causa del quale sono abitate anche aree ad alto rischio. Si tratta, in effetti, di una questione estremamente importante quando si deve far i conti con i disastri naturali e che infatti contribuisce a mettere in ginocchio diverse regioni. Tra l’aspetto delle costruzioni abusive e il cambiamento climatico, andare a fondo alla radice del problema è fondamentale per una risoluzione a lungo termine, ma senza dubbio non utile nell’immediato. Anche per questo si attende, invano, l’attuazione del piano contro il dissesto idrogeologico.
Quest’ultimo è stato previsto ormai 7 anni fa dal piano Italia Sicura ma è ancora tutto fermo. Nel frattempo, una parte dei fondi dedicata è andata al Pnrr e tutti i progetti ideati (circa 12.000 su tutto il territorio nazionale) non hanno mai preso vita. Rimarrebbero ancora circa 8 miliardi dei fondi stanziati, ci informa Erasmo De Angelis (a capo della struttura durante il governo Renzi). Le infrastrutture di difesa sarebbero invece indispensabili per ridurre le conseguenze degli eventi climatici, anche considerando che l’Italia è il paese europeo con il tasso di precipitazioni più elevato. Non resta nel frattempo che adottare le precauzioni rese note dalla Protezione civile per le situazioni di alluvione. Fra i più importanti:
- Restare lontano dai corsi d’acqua e prediligere i posti più in alto;
- evitare sottopassaggi, ponti, sotterranei e cantine;
- non utilizzare automobile o ascensore;
- non bere l’acqua dal rubinetto (per il rischio di contaminazioni).
È in ogni caso indispensabile allertare i soccorsi quanto prima.
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