Anche l’Alto Adige vuole combattere il turismo di massa e per l’estate 2023 sarà necessario prenotate il prima possibile. A quanto ammonterà il numero massimo di turisti?
Addio al turismo di massa. Dopo Venezia anche l’Alto Adige sta pensando di preservare la qualità del turismo e il patrimonio naturalistico fissando un numero massimo di viaggiatori nella provincia. La proposta proviene direttamente dall’assessore al Turismo della provincia, Arnold Schuler, che vuole fissare un tetto massimo ai pernottamenti nella provincia di Bolzano, all’interno dell’Alto Adige.
Il numero chiuso non è solo l’unica proposta per limitare il turismo di massa e per questo conviene prenotare per l’estate 2023 ora, se si ha intenzione di viaggiare nella zona. La decisione, per quanto fonte di perplessità per sindaci e imprenditori locali, si scontra con la realtà dei numeri: il numero dei turisti, il numero delle posti letto e quello dei nuovi affittacamere. Infine, non per importante, il numero che maggiormente tenta di tenere a freno l’iniziativa del turismo a numero chiuso in Alto Adige è la crescita incontrollata dei prezzi degli affitti.
La delibera non è stata ancora approvata, ma la decisione sembra essere stata ben accolta viste le motivazioni quali la tutela del patrimonio naturalistico e un controllo dei prezzi. Una volta ottenuto l’ok l’Alto Adige diventerà meta da bollino rosso e se si ha in programma una vacanza nella zona sarà meglio anticipare le pratica di prenotazione.
Turismo a numero chiuso: l’Alto Adige dice no al turismo di massa
Lo abbiamo assaggiato nel week end di Pasqua e Pasquetta con gli alti numeri di turisti interni ed esterni in movimento nel Paese: l’estate 2023 si annuncia piena di turisti. È una buona notizia, così su due piedi, perché il turismo è uno dei motori dell’economia italiana. Ma, c’è un “ma” ed è l’eccesiva presenza dei turisti (il turismo di massa) a fronte di un numero di strutture di accoglienza carenti - che vengono incrementate con camere e posti alloggi di privati - e luoghi non pronti all’accoglienza.
Venezia è stata la prima città a dichiarare guerra al turismo di massa, con limitazioni all’ingresso e un vero e proprio numero chiuso anche per chi volesse solo visitare i canali. In Alto Adige la proposta dell’assessore al Turismo è un po’ diversa, ma il principio alla base è lo stesso: meno pernottamenti, migliore qualità di vita e di viaggio per tutti.
La proposta del numero chiuso: quando conviene prenotare?
Quando conviene prenotare per un pernottamento? La risposta è facile: subito. Infatti se la nuova delibera contro il turismo di massa venisse approvata, l’Alto Adige avrebbe in estate una capienza massima di 239.088 posti letto turistici.
La proposta del numero chiuso però non esplicita solamente il numero massimo di turisti che potranno dormire nella provincia, ma anche alcuni divieti. Per esempio il divieto per i residenti di creare nuovi affittacamere o di mettere a disposizioni posti letto in case private.
Qualche perplessità per i limiti al pernottamento non è mancata, ma l’assessore al Turismo Arnold Schuler vuole tutelare il patrimonio naturalistico dell’Alto Adige e tenere sotto controllo i prezzi dell’affitto. A differenza di Venezia, va sottolineato, non ci sarà il biglietto all’ingresso con tanto di tornelli. Sarà infatti possibile circolare nella zona durante il giorno, ma non prenotare un pernottamento se il numero di posti letti è stato già superato.
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